FERRUCCIO GABBA CI SVELA COME PESCARE LE BREME NEI CANALI ITALIANI

LEZIONE DI PESCA CON IL CAMPIONE DEL MONDO FERRUCCIO GABBA

TUTTI I SEGRETI E MOLTO DI PIU’ PER PESCATE VINCENTI!

Match Fishing ha organizzato un incontro con il campione di pesca al colpo Ferruccio Gabba per farci spiegare, dall’alto della sua esperienza, i segreti della pesca in canale.

Ferruccio Gabba fin da bambino ha pescato pesci nei canali della bassa reggiana sempre accompagnato dal papà Maurizio acquisendo quindi quella sintonia con il mondo dell’acqua e dei pesci che lo ha portato anno dopo anno a calcare i più importanti campi di gara internazionali, a vestire la maglia della nazionale italiana e a competere ai massimi livelli con la sua squadra della Lenza Emiliana Tubertini.

La professione di Ferruccio è legata alla famosa ditta bolognese per la quale cura la ricerca e lo sviluppo dei vari prodotti da competizione.

La ditta Tubertini, ovviamente, si avvale della collaborazione di tante altre persone così come  commercializza in Italia anche prodotti a marca estera come le pasture Van Den Eynde, considerate da tutti tra le più qualificate sul mercato della pesca al colpo.

Ferruccio Gabba in questa chiacchierata, oltre a svelarci i tanti segreti per pescate di successo, frutto di tante ore e giornate di prove, di sperimenti e soluzioni vincenti, ci presenterà anche i prodotti che solitamente utilizza nei canali per la pesca delle breme, le caratteristiche e come si usano nelle varie competizioni senza nasconderci nulla.

Ci addentriamo quindi nell’affascinante mondo delle conoscenze di Ferruccio Gabba, della Lenza Emiliana Tubertini, e dei prodotti vincenti della casa bolognese.

Salve Ferruccio siamo alla vigilia della prossima stagione di pesca, la primavera è alle porte e le competizioni stanno per partire.

Negli ultimi anni abbiamo conosciuto un pesce a cui non eravamo abituati, la breme che ha popolato i nostri corsi d’acqua più importanti come Ostellato, Medelana, Fissero e altri…

Nel ferrarese, ma non solo, la breme è il pesce da gara per eccellenza che ha sostituito di fatto il carassio che pare scomparso dopo gli anni d’oro della pesca all’inglese.

Questo pesce che tu conosci molto bene per averlo pescato in ogni angolo d’Europa, richiede impostazioni particolari e l’uso di prodotti nuovi a cui non eravamo abituati.

Dunque siamo curiosi di imparare l’ABC della pesca delle breme in canale e l’uso corretto dei prodotti per pescarle.

Si, intanto devo dire che la pesca della breme in canale richiede prodotti particolari come terre e pasture diversi da quelle utilizzate per la pesca dei carassi.

I prodotti che la Tubertini commercializza per la pesca della breme sono quelli selezionati nella vasta gamma di VAN DEN EYNDE.

In Italia abbiamo un tipo di breme dal comportamento completamente differente da quelle del nord Europa e pertanto i prodotti utilizzati hanno caratteristiche studiate appositamente per la pesca in questi canali.

Abbiamo selezionato principalmente tre tipi di terre e quattro tipi di pastura considerando che la TURBO viene commercializzata sia nella versione CLASSIC quella marrone sia nella versione BLACK che è quella nera.

La turbo è la stessa pastura con la differenza che una è colorata e l’altra no.

Le pasture che abbiamo sono le due turbo, la SUPERCUP che è una pastura similare alla turbo ma che lega molto meno, quindi adatta ad acque ferme oppure in estate quando il pesce tende a salire in superficie e al contrario abbiamo la SECRET che è una pastura che lega molto di più della turbo che può essere utilizzata in aggiunta alla turbo nel caso di acque profonde o correnti come a volte ci capita di avere a Medelana.

Anche la secret viene commercializzata sia nella versione nera sia nella versione brown, per rispondere all’esigenza di avere una pastura nera quindi un ottimo ingrediente da aggiungere sempre alla turbo.

La Secret da sola non si usa quasi mai perché è una pastura che lega tantissimo e per questo viene usata come un ingrediente più che come pastura vera e propria.

Poi abbiamo del PANE BELGA che è un ingrediente che si usa principalmente in aggiunta sia alla turbo che con la supercup principalmente per alleggerire ancora di più la pastura. Ad esempio se ci dovessimo trovare in condizioni di pesca con acqua molto calda quando i pesci che stazionano in superficie per intenderci come ad esempio in Fissero per pescare le bremine in calata si può aggiungere del pane belga alla turbo fino alla percentuale del 50 per cento.

Questa è la panoramica delle nostre pasture che si usano principalmente qua da noi.

Ipotizziamo due campi di gara Ostellato e Medelana in primavera nei secchi di Ferruccio Gabba per una pescata ad Ostellato quali sono le proporzioni di terre e pasture per una gara?

Allora, per Ostellato noi usiamo principalmente la Turbo nera e la utilizziamo come pastura base principale da sola schietta e in aggiunta mettiamo la terra perché la pesca della breme richiede sempre questo prodotto perché la terra ti aiuta ad utilizzare la pastura come vuoi.

Ad Ostellato in primavera la pastura deve scendere immediatamente sul fondo, non deve perdere niente nella fase di caduta, però nello stesso tempo deve lavorare sul fondo e per fare questo la terra ci viene in aiuto appunto. Usiamo la TERRA DI FONDO perché offre una meccanica di questo tipo e si usa nella percentuale del 50 e 50 per cento esempio in peso: due chili di pastura e due chili di terra.

Questa è la pastura da fare per Ostellato in primavera.

Possiamo aggiungere eventualmente degli aromi e su tutti useremo il BRASEM. Esistono diversi tipi di brasem, che hanno lo stesso aroma ma con il gusto sia salato che dolce.

Principalmente diciamo che si usa quasi sempre quello salato perché la breme al contrario di quello che si pensava fino a qualche anno fa la breme predilige di più il salato rispetto al dolce.

Il brasem dolce potrebbe essere utilizzato al massimo nel periodo molto caldo ma siamo certi che il salato non va mai male.

Infatti tutte le pasture di Van den Eynde che abbiamo selezionato sono tutte pasture salate e di conseguenza anche il brasem è meglio utilizzare quello con il supporto salato.

Di brasem ne mettiamo circa 250 grammi per ogni 5 chili di composto (2 kg di pastura e 2 kg. di terra metteremo 250 grammi di brasem).

Dobbiamo stare attenti ad utilizzare gli aromi perché tendono comunque a far legare la pastura ancora di più quindi occorre considerare questo particolare durante la preparazione della pastura.

Ho visto metodi diversi per la preparazione della pastura, chi prepara prima la pastura a parte per poi aggiungere la terra in un secondo momento, chi invece la prepara mischiandola contemporaneamente …ecco puoi dirci qual è la soluzione migliore?

Anche qui ci sono delle regole da rispettare, per prima cosa occorre bagnare la pastura, che è un aspetto molto importante nel senso che il grado di bagnatura determinerà sicuramente il modo di lavorare del nostro composto.

Il grado di umidità o bagnatura determinerà il modo di lavorare della pastura sul fondo , e quindi quando vogliamo una pastura che lavori principalmente sul fondo e che tenda a disgregarsi immediatamente dobbiamo tenere la pastura tendenzialmente sull’asciutto non troppo bagnata. La pastura più asciutta si riesce a comprimerla molto dando una certa consistenza alla palla di pastura però questa palla una volta arrivata sul fondo si aprirà e inizierà subito a lavorare.

Al contrario, se vogliamo una pastura che lavori in superficie, dobbiamo bagnarla di più, in modo che quando noi andiamo a costruire la palla non siamo costretti a stringerla più di tanto. Quindi la palla avrà una certa collosità e quindi con una piccola stretta la palla riusciremo a farla arrivare dove vogliamo alla distanza di 13 metri e quando impatta sulla superficie dell’acqua questa si disgrega.

Allora per prima cosa dobbiamo bagnare la pastura, poi daremo una inumidita alla terra sempre a parte, e poi considerare che quando noi andremo ad aggiungere la terra alla pastura tutto il composto tende sempre ad asciugare perché la terra toglie umidità alla pastura. Mescolare le due parti e in un secondo momento utilizzando solo il nebulizzatore e il trapano, attrezzo molto importante, si arriverà a dare il giusto grado di umidità a tutto il nostro composto.

Il colore della pastura o del composto può variare a secondo della temperatura dell’acqua esempio tra estate ed inverno: quindi è meglio usare quella nera o quella nocciola con acqua fredda?

Quando l’acqua è fredda si tende ad usare la pastura nera più che quella marrone, questo perché si presume che quando l’acqua è fredda il pesce sia poco in attività e quindi diventa più sospettoso. Quindi non creare dei contrasti sul fondo diventa importante può favorire per far entrare il pesce o meno. Al contrario, in estate quando il pesce è maggiormente in attività, creare un alone o un contrasto sul fondo può servire ad attirarlo.

Diciamo comunque che da noi la pastura nera e la terra nera nei nostri canali sono preferite a quella color nocciola per i nostri canali.

Comunque occorre valutare sempre caso per caso, ad esempio, nel Fissero del 2010 che c’era da pescare le bremine molto piccole in quel caso li c’era da creare un alone per attirarle proprio come le pescate delle alborelle di una volta quando con la pastura si faceva la macchia.

In quel caso era preferibile usare la turbo classic con l’aggiunta di terra di somma chiara per favorire la formazione della macchia.

E’ il caso di aggiungere del sale nella pastura?

No, non è assolutamente necessario perché la pastura già ne contiene in giusta dose e se si guarda di fino lo si individua anche…

La pastura chiara o quella scura qual è più indicata per il pesce di taglia?

La pastura chiara principalmente si usa quando devi fare la pesca in calata con la scia o fumata che attira il pesce. Invece quella nera attira meglio il pesce di taglia perché essendo più sospettoso si avvicinerà meglio al fondo scuro mentre la pastura chiara che fa l’alone attira quelle piccole perché sono meno sospettose.

Le terre e le pasture prima di bagnarle vanno setacciate?

La pastura non richiede di essere setacciata perché è già fine di suo e poi con l’uso del trapano non si creano problemi, mentre le terre vanno sempre setacciate.

Se hai bisogno di avere una terra che leghi molto è meglio vallarla con un vallo molto fine mentre con una terra che ti faccia lavorare la pastura abbastanza velocemente magari sul fondo la terra di una certa granulosità è meglio che non sia fine fine di conseguenza quindi è meglio vallarla ma con un vallo a maglie a maglie più larghe.

Il brasem come va aggiunto nella pastura?

E’ sempre meglio metterlo a secco nella pastura per poi inumidirlo assieme alla pastura stessa.

La pastura finita si può bagnare con l’acqua dopo che si è messo anche la terra?

Mai assolutamente no! Per inumidirla è sempre meglio usare il nebulizzatore perché la pastura da breme è importante che sia sempre tutta uniforme non solo come umidità ma anche come meccanica. Se avessimo parti di pastura con grumi che si staccano nella discesa o parti che rimangono tutte unite che non lavorano qualcosa di sbagliato c’è e quindi non va bene.

La pastura sia che lavori sul fondo sia che lavori in superficie deve lavorare sempre in un modo.

La pastura si può preparare anche il giorno prima?

Si certo forse è meglio perché così ha tutto il tempo per inumidire tutte le particelle in modo uniforme. La pasturazione iniziale quella pesante è la più importante per la pesca delle breme e quindi è meglio avere la pastura a posto e bagnarla alla sera aiuta a farla bene.

Noi ad esempio il composto finito lo prepariamo sempre alla sera prima con terra e pastura già mischiate per avere il mattino dopo il tutto a posto in modo perfetto e non rischiare di fare le cose sul campo di gara che magari non vengono anche bene.

Usare la terra del posto è una prassi giusta?

Si, certo questa è la soluzione che spesso adottiamo quando si va in giro per l’Europa quando arrivi in un posto e non sei sicuro quale terra usare la cosa meno rischiosa è quella di prendere la terra del posto setacciarla perché così si è sicuri che non si sbaglia. Basta setacciarla bene e sei sicuro che va bene..

Anche in questo caso però dipende sempre dal tipo di gara che uno vuol fare e che pesci si trovano perché comunque la terra che si trova lungo i canali è terra che lega abbastanza e che assomiglia molto alla terra di riviera che ha caratteristiche di pesantezza e granulosità. Quindi se si devono fare dei pesciolini piccoli non va bene e d è meglio utilizzare la terra di somma.

Adesso vorremmo parlare del Po di Volano a Medelana, altro campo di gara con altre acque.. altre impostazioni di pesca e di pasturazione presumo…

Dunque il composto per Medelana sarà fatto sempre con la pastura Turbo nera con l’aggiunta della secret perché normalmente l’acqua si muove e comunque dalle prove fatte si è capito bene che qui serve un composto che leghi molto quindi faremo un chilo di secret con due chili di turbo nera poi aggiungiamo due chili di terra di fondo, quindi tre di pastura e due di terra.

Le operazioni da fare sono sempre quelle con bagnatura della pastura a parte per poi aggiungerci dopo la terra. Se avremo l’uso del fouillis da alimentare durante la gara dovremo fare una terra specifica mischiando un sacchetto di terra di fondo con un sacchetto di terra di somma nera. Dobbiamo avere le parti uguali e dobbiamo vallarla con una maglia fine. Poi a Medelana si usa quasi sempre il pongo perché abbiamo la necessità che tenga tantissimo. Per fare il pongo dobbiamo bagnare molto la terra sempre con il nebulizzatore comunque e il trapano e poi si valla con un vallo abbastanza fine per poter avere un composto giusto per mettergli il fouillis dopo. Per farla bene bisogna passarla molto bene e ci vuole del tempo  anche se la bagnata finale con il nebulizzatore la si può dare alla fine dopo avergli messo dentro anche il fouillis.

Questo lavoro è meglio farlo sempre alla sera perché richiede tempo e delicatezza.

Comunque occorre valutare anche la quantità di fouillis che ci va messa dentro, di solito a Medelana non ce ne mettiamo tanto di fouillis dentro. Noi di solito su due litri di terra ci mettiamo un ottavo di fouillis e poi si tiene il fouillis a parte che eventualmente aggiungeremo dopo serve.

Per scollare il fouillis usiamo della argilla secca e ne serve poca. Il fouillis deve essere sempre ben scollato soprattutto per fare il pongo.

Ad Ostellato nel fondo iniziale di fouillis ne mettiamo sempre un po’ di più, su due litri di questo composto di terra come base di partenza se ne mette un quarto. Mentre nella terra da alimentare ne mettiamo sempre un ottavo di meno per non sovralimentate il picchetto.

Quindi un fondo un po’ più ricco all’inizio e più povero durante la gara.

L’uso della bentonite quand’è che subentra?

E’ vero che la bentonite da sola tende a legare molto di più ma aggiunta alla terra fa aprire molto prima la palla. Il pongo ad esempio ha più consistenza senza bentonite. La bentonite di solito si usa quando si deve buttare giù del fouillis molto concentrato perché ti incolla di più ma una volta in acqua questo si scioglie prima.

La bentonite ad esempio andava molto bene nel Fissero perché avevamo necessità di buttare palle di fouillis molto concentrato per fare entrare il pesce di taglia.

Noi ad Ostellato e Medelana non la usiamo mai.

Quand’è che il grado di umidità fa diventare pongo la terra?

Lo devi vedere nel momento in cui lo bagni, ti fermi un attimo prima quando ancora la terra ha una certa granulosità per poter essere vallata, alla mattina successiva ci metti il fouillis, e dopo avere messo il fouillis la bagni ancora per poterla fare legare di più fino a che senti che la consistenza è uguale a quella di un pongo uguale alla creta che usavamo a scuola in laboratorio.

Abbiamo anche altri campi di gara che noi in Romagna non conosciamo assolutamente, parliamo della Fiuma, tu vieni da Reggio Emilia per te la Fiuma è un canale di casa, ci puoi dare qualche consiglio sul come impostare la pesca in questo canale a cominciare dalla pasturazione?

Innanzi tutto va detto che la Fiuma è un canale che varia da periodo a periodo, con l’acqua che viene immessa a fine aprile per poi toglierla alla fine di ottobre. Ci sono quindi tre o quattro periodi ben distinti l’uno dall’altro dove la pesca si differenzia molto.

Ad inizio stagione con l’acqua praticamente ferma il pesce non è ancora in attività e si prende poco, la pesca è al 99% all’inglese poi nel periodo estivo da metà giugno a metà agosto con l’acqua che in base anche alle piogge può andare anche molto forte la pesca in questo caso è solo a roubaisienne con vele che possono arrivare anche fino a 30 – 40 grammi.

Poi da settembre fino a ottobre prima che tolgano l’acqua in cui l’acqua rallenta la pesca si può fare sia a roubaisienne con i 2-3 grammi che ancora all’inglese con l’acqua che diminuisce fino a fermarsi.

Nel mese di giugno con l’acqua ferma la pesca è a senso unico all’inglese se invece si trova un giorno molto siccitoso e quindi si ha la necessità di irrigare con l’acqua che corre nel canale allora la pesca è a roubaisienne.

Il fouillis e il ver de vase in Fiuma serve ben poco, perché il pesce che c’è da prendere sono solo carassi, se invece vai a provare si prendono anche delle breme ma in gara si prendono solo dei carassi.

La pasturazione richiede un piccolo fondo con della pastura da carassi e ultimamente viene usata anche la pastura TURBO marrone e a volte anche la nera. Dicono che questa pastura scura risolve parzialmente il problema dei gamberi perché sembra che vengano meno. Può darsi che utilizzando la pastura nera i gamberi diano meno fastidio.

Il fondo all’inizio si deve fare con le solite 5 palline, poca roba, e poi per alimentare solo bigattini incollati, pochi pochi con molta ghiaia!

Bisogna fare come si fa nel Cavo lama con la differenza che c’è molta diversità di taglia e per fare il pesce di taglia può essere importante avere delle lenze molto morbide abbastanza aperte finali anche da 30 centimetri, appoggiato abbastanza e così si può fare un po’ di taglia.

Il mais non si deve usare in gara perché non rende.

Si usa la terra per la breme ma per i carassi non può essere un prodotto necessario?

No non credo proprio che la terra possa avere importanza nella pasturazione per i carassi, per la breme lo è perché si alimenta principalmente di fouillis che trova in acqua e il posto dove trova il fouillis è il fango e anche il discorso a volte di creare degli aloni o macchie in superficie io penso che quando le breme vanno a muovere il fondo creano proprio questi aloni di terra che si alzano dal fondo e quindi tutte le altre breme sono attirate dal fatto che ci siano dei pesci che stanno mangiando quindi vedendo questo alone che si muove dal fondo si avvicinano in competizione per trovare del cibo.

E un pò come se noi umani vediamo del fumo salire da una griglia e poi sentiamo l’odore di carne alla brace siamo portati a stimolare e ad avvicinarsi mentre i carassi sono pesci più diffidenti.

In Italia si usano poche terre rispetto a quelle che invece sono commercializzate all’estero. Perché?

Con le terre che abbiamo noi a disposizione copriamo tutte le esigenze che abbiamo in Italia, perché  per adesso in Italia di pesci da pescare con il fouillis ed il ver de vase abbiamo solo le breme, altri pesci non li abbiamo per cui con questi tipi di terre hai coperto tutte le esigenze.

Nel nord Europa invece oltre alle breme hanno anche i gardon e i persici reali e i gujon, tutti pesci che mangiano esclusivamente fouillis e ver de vase, che manifestano esigenze diverse, ad esempio per pescare i persici reali devi usare la torba perché questi percidi si nutrono di questa torba dove trovano in mezzo il cibo che è il fouillis che staccandosi dalla terra sale in superficie e il persico lo preda. Al contrario molte volte la breme preferisce il fouillis morto a quello vivo. All’estero in tante gare si vince solo pescando persici reali, una pesca che sembra facile ma che in realtà non lo è affatto, perché questi pesci in molte occasioni vanno pescati con il filo dello 0,6, un amo del 26 e un solo filo di ver de vase oppure a volte innescando solo fouillis perché il ver de vase non lo mangiano.

I gardon ancora di più perché è un pesce difficilissimo, e anche con questo pesce se lo peschi con il fouillis ed il ver de vase se non usi la terra perfetta rischi di non prendere nessun pesce. Anche qui non c’è una regola standard e questo fa si che sia uno tra i pesci più difficili da pescare.

Quindi noi per adesso usiamo solo questi tipi di terre perché per adesso abbiamo solo questi pesci che non richiedono una grande varietà di terre.

Come va innescato il ver de vase sull’amo?

Innanzi tutto occorre avere un ver de vase che sia bello, e anche qui ci sono diverse scuole di pensiero ma io personalmente lo innesco a metà, metto tre o quattro fili di ver de vase innescati a metà. Con questa esca molto delicata occorre usare un amo adatto per fare in modo che rimanga vivo che faccia la pallina e che non faccia scoppiare l’esca. Ci vuole un amo con una punta che fori molto bene con l’ardiglione che stia abbastanza schiacciato e poi occorre avere una cura maniacale del ver de vase.

In Italia onestamente non abbiamo una cultura del ver de vase come invece hanno in altri paesi. All’estero pescando praticamente solo con quella esca li sanno come curarlo per fare in modo che arrivi alle tre ore di gara con il massimo della vitalità. Loro gli cambiano l’acqua continuamente, lo tengono alla temperatura giusta di 3 o 4 gradi mentre noi lo mettiamo nel magic box di acqua sotto il sole per poi pretendere che funzioni per l’intera gara.

Qual è l’amo giusto per innescare il ver de vase?

Guarda noi della Lenza Emiliana usiamo la serie 2 opaca, che è l’amo principe per il ver de vase per insidiare le breme.

Le misure giuste sono quelle dal 15 al 18. Se mangia tanto ingrossiamo la dimensione e se c’è da fare un po’ di ricerca lo rimpiccioliamo.

Ad Ostellato ad esempio occorre avere un amo di filo sottile non durissimi anche perché usiamo elastici sottili e con il poco fondo che c’è non si ferra nemmeno tanto forte e si rischia di non piantargli bene l’amo in bocca. Quindi un amo di filo sottile che si pianti molto bene anche senza ferrare troppo forte.

Qual’è il giusto mix di terre per Ostellato, Medelana e Fissero?

Ripeto, ad Ostellato e Medelana facciamo metà e metà tra pastura e terra di fondo nera mentre per il Fissero usiamo la terra di somma gialla con della bentonite per farla lavorare di più.

Se non hai il pericolo del pesce piccolo è sempre meglio che la terra lavori subito mentre per attirare il pesce grosso è meglio fare delle palle più dure tipo pongo.

In questo modo il pesce piccolo non arriva perché non si crea nessuna nuvola sul fondo e quindi lascia spazio alle breme più grosse che arrivano e nelle palle dure trovano le esche e con la bocca cercano di aprire le palle dure per far uscire le larve del fouillis e così facendo si trattengono sul posto di pesca pasturato.

Per avere una terra che lavori subito basta non stringerla tanto, la palla deve arrivare sul fondo e iniziare a lavorare subito per attirare le breme di pezzatura standard .

Bene dopo l’analisi sull’uso delle terre e delle pasture per i nostri canali ci puoi ora descrivere una lenza tipo per Ostellato e Medelana?

Per Ostellato, che è uno dei campi di gara che va per la maggiore in questi ultimi tempi la lenza è molto semplice: un bulk di pallini a 30 centimetri, tre pallini relativamente grossi rispetto alla grammatura, parlando di uno 0,50 mettiamo tre pallini del 9 a 10 centimetri l’uno dall’altro con un finale da 25 centimetri. La lenza per pescare le breme deve essere molto semplice con dei pallini grossi per capire velocemente la toccata della breme sull’amo. Quindi lenze abbastanza grezze ma sono quelle più efficaci.

Il filo del finale è del 9 o del 10 di solito un amo del 15 o 16 non più piccolo.

Il panorama dei galleggianti è molto vasto e ormai ce ne sono di tutti i tipi, ci puoi dire quali sono quelli più indicati per i nostri canali?

Il galleggiante con la deriva in ferro solitamente si usa quando c’è poco fondo come ad Ostellato e in presenza di molto vento, e il galleggiante con la deriva in carbonio si usa principalmente quando le mangiate sono in caduta. Ma io personalmente più che dare importanza alla deriva sono per dare importanza all’antenna, al diametro dell’antenna, e al tipo di antenna. Ad esempio io ad Ostellato uso galleggianti serie PRO 97 con deriva in carbonio e con una antenna in plastica anche di un certo diametro; con galleggianti da 0,50 a 1 grammo ad esempio uso antenne del diametro di 1 millimetro e 1,2 millimetri.

Quando peschi delle breme la sensibilità del galleggiante non è importantissima è più importante avere un galleggiante stabile in acqua e che abbia sempre la stessa taratura in modo che quando vedi una differenza di taratura rispetto alla normalità tu capisci che comunque c’è stato un contatto con il pesce.

Ad Ostellato comunque la quasi totalità delle mangiate si vedono con lenza pienamente in pesca, è difficile vedere le mangiate in calata, e questo perché nei nostri canali ci sono breme rustiche e anche quando vediamo la starata classica per la breme la vediamo con il galleggiante pienamente in pesca. Quindi hai tutto il tempo per concentrarti e aspettare la mangiata.

Ecco perché paradossalmente noi usiamo galleggianti poco sensibili perché quando vedi la mangiata sei sicuro che il pesce ha l’amo in bocca.

Di conseguenza hai ritardato la mangiata e vai a colpo sicuro con la ferrata.

Nel Fissero invece è diverso perché hai più profondità spesso in estate il pesce ti mangia sul movimento dell’esca e del galleggiante quando tu muovi il galleggiante devi capire anche se il pesce ha raccolto solo l’amo senza muovere i piombi.

E li quindi con un galleggiante in fibra riesci a capire anche questo tipo di mangiate e poi c’è da dire che la taglia del pesce in Fissero di media è più piccola e quindi è più difficile da pescare rispetto ad una breme più grossa.

Ad Ostellato abbiamo una breme più rustica mentre nel Fissero il pesce è più difficile e quindi ha più importanza il tipo di galleggiante.

A Medelana dipende sempre dalla velocità dell’acqua anche se al 99 per cento si usano delle vele e noi usiamo dei galleggianti fatti apposta per pescare in passata che è lo SKIPPER e siccome anche a Medelana la breme è abbastanza rustica non credo che il galleggiante migliore sia quello con antenne in fibra sottili.

Pescare con galleggianti da 8/10 grammi con antenna in fibra non ha assolutamente senso.

E’ più importante avere un galleggiante che ti rimanga tarato sempre uguale e che quando ti accorgi che c’è una piccola differenza di taratura allora capisci che il pesce c’è.

Il filo che usiamo per le lenze è quello scuro affondante il PREDATOR perché anche se dovessimo spostare i piombi non si segna mentre per i terminali usiamo il PIU’+PIU’. Noi in Italia diamo poca importanza alla variazione della piombatura durante la pescata e invece secondo me è una delle cose più importanti.

Per dire, quando vado a Medelana la mia piombatura è molto semplice con un pallino vicino alla cappia, a 15 centimetri tre pallini sempre molto grossi, su galleggianti da 8/10 grammi metto pallini anche dell’1 o del 3 e poi il palettone, All’apparenza sembrano lenze molto grezze ma avere pochi pallini ti aiuta a spostare i pallini quando vuoi e come vuoi senza problemi.

Questa è una cosa molto importante a volte anziché variare la profondità alzando il galleggiante spostare solo i piombi può dare certe risposte positive.

Bene siamo arrivati al termine di questa interessante conversazione, e ti ringraziamo non solo per la grande disponibilità accordataci ma perché hai svelato tanti particolari e segreti frutto di ore e ore di pesca.

Un agonista seguendo i tuoi consigli non avrà necessità di ripercorrere tutto l’iter degli esperimenti perché la strada è già indicata dai tuoi consigli.

Mi pare che abbiamo toccato molti argomenti interessanti che ci semplificano la vita in una giornata di pesca, una bella lezione grazie alla tua esperienza di pescatore prima e campione poi. E adesso tutti a pesca!

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