PESCA ALLA TROTA IN LAGO: 30 anni fa nasceva “la tremarella”
Il 22 maggio festeggiato l’ anniversario al laghetto del Possaccio;
Sono passati 30 anni da quando al laghetto del Possaccio ad Intra (Vb) un giovanotto di nome Gino Soffritti, nel corso di un campionato provinciale della sezione di Novara di pesca alla trota in lago, stupiva tutti vincendo la gara usando una tecnica estremamente innovativa.
Gino dopo varie prove aveva appurato che facendo roteare l’ esca in acqua imponendogli delle piccole vibrazioni trasmesse dal polso tramite la canna da pesca induceva l’ esca a roteazioni irregolari ed a scatti molto invitanti all’ attacco delle trote.
Ma per applicare al meglio questa tecnica aveva bisogno di canne particolari abbastanza paraboliche e molto sensibili iniziò così la sua avventura di costruttore di canne per la pesca a tremarella.
Gino iniziò a montare canne da pesca per lui e la sua squadra e nel giro di poco tempo saltarono alla ribalta sbaragliando ogni avversario in campo Nazionale. Nel 1990 a Bergamo vince il suo primo titolo di Campione d’ Italia a squadre dimostrando quanto fosse importante questo strano modo di interpretare la pesca alla trota, dal 1990 inizia una escalation di successi che lo porterà a festeggiare ben sette titoli Nazionali.
Intanto “la pesca a tremarella” si evolve si perfeziona e diventa la più utilizzata, sia a livello agonistico che amatoriale, nella pesca della trota in lago dal nord al sud dell’ Italia. Penso che ad oggi non esista appassionato di pesca alla trota in lago che non abbia, almeno per una volta, provato a far vibrare la propria canna oppure non abbia, almeno per una volta, provato ad impugnare una canna montata da Gino Soffritti.
Ora gli appassionati sono tanti e la pesca a tremarella è un vero business, Gino mette a disposizione la propria conoscenza alla ditta Tubertini di Bologna e ne nasce un binomio senza eguali: Soffritti-Tubertini. Il suo particolare modo di montaggio delle canne viene: copiato, clonato, modificato ma Gino Soffritti rimane il mito, durante le manifestazioni, alle quali partecipa, è continuamente cercato, ascoltato ed osannato come un Cesare.
Un vero Cesare con lo spirito di conquista però non può limitarsi alla conquista della sola Italia, di conseguenza la sua tecnica e la sua fama varca i confini: sbarca prima in Svizzera grazie alla vicinanza dal confine e poi anche in Germania dove attualmente sta ottenendo consensi senza precedenti.
Questa è la breve storia di un Campione un Campione vero, un Campione a 360 gradi capace di dividersi in egual misura per: il lavoro, lo sport, la famiglia e gli amici. Capace di creare una squadra in grado di emergere in ogni competizione che stranamente però non raccoglie invidia o gelosia ma rispetto ed ammirazione.
E’ domenica 22 maggio 2011 e il grande Ginetto ha chiamato a se tutti gli amici più cari provenienti da ogni parte d’ Italia perché oggi al laghetto del Possaccio ripopolato per l’ occasione con 14 quintali di trote iridee, avrà luogo una manifestazione spettacolare senza precedenti per festeggiare i 30 anni della “pesca a tremarella” ma soprattutto per rendere omaggio alla madre Albina scomparsa sei anni fa. A lei il Campione dedica il Memorial,, a lei che assieme al padre Giovanni, sono stati i pionieri di questa magnifica storia che stiamo vivendo.
Vedere il lago qualche minuto prima dell’ inizio gara è qualcosa di magico, una distesa di trote che fanno ribollire il lago ogni volta che l’ acqua viene sfiorata da qualsiasi cosa, è la festa della pesca alla trota, un evento che noi appassionati abbiamo sempre sognato.
I 108 partecipanti iniziano la gara a spron battuto e le catture si susseguono ininterrottamente fino al termine……che spettacolo!!!! Nel corso del sesto turno di pesca al picchetto quattro, con il pubblico alle spalle, Gino Soffritti si esibisce cestinando 24 trote in cinque minuti senza commettere un solo errore ….un record!
La gara si conclude in un generale clima di estasi ed i numeri finali sono da capogiro 12.959 catture effettuate. Gli atleti della Soffritti-Tubertini confermano la loro supremazia: primi assoluti Francesco Rubis-Daniele Forzani 362 catture; secondi assoluti Gino Soffritti-Mirco Venturelli 338 catture; terzi assoluti Stefano Rigoni-Rossi 336 catture. In questa parata di stelle brilla anche una coppia riminese: Manuel Fabbrucci-Francesco Giovannini gli atleti della A.s.d. Valmarecchia Soffritti-Tubertini-Sa.gi.p. chiudono con 316 catture al quinto posto assoluto, un risultato più che onorevole.
Termina la gara ma non le emozioni adesso i concorrenti si danno appuntamento al ristorantino del lago dove durante il pranzo, organizzato dal vulcano Gino Soffritti, avverranno le premiazioni, tutti premiati dal primo all’ ultimo a conferma che oggi è una festa, un incontro fra amici veri in grado di assegnare ancora il giusto valore all’ amicizia che ci lega per la passione della pesca sportiva.
Siamo giunti fino ad Intra, sulle sponde del lago Maggiore, da: Rimini, Forlì, Genova, Firenze, Macerata, L’ Aquila, Salerno, Torino, Milano, per strigere la mano ad un Campione che tanto ha dato alla pesca alla trota in lago e soprattutto per rendere omaggio a sua Madre alla quale è stato dedicato il Memorial.
Al termine del pranzo al cospetto di tutta l’ intera Famiglia Soffritti presente, ancora una emozione regalata da Gino quando assegna il trofeo di giornata alla A.s.d. Valmarecchia Soffritti-Tubertini-Sa.gi.p. di Rimini, un importante e significativo riconoscimento di stima accompagnato dagli applausi di tutti i presenti. L’ ultima grande emozione la regala Giovanni Soffritti con un discorso vibrante che credo abbia raggiunto il cuore di ognuno di noi.
Grazie Gino, grazie famiglia Soffritti per averci regalato questo magnifico incontro capace di dimostrare che la nostra vita necessita ora più che mai di valori “che portiamo in fondo al cuore, che abbiamo a mente e che ci conducono nel nostro cammino nel tempo”: rispetto, famiglia, onore, coraggio, amore e amicizia.
Sauro Patrignani