LA POSTA DEI LETTORI: Bigattini stirati anche nel fiume
Gentile Redazione, mi chiamo Marco e abito a Pesaro, spesso salgo in Romagna per pescare nei meravigliosi fiumi Savio e Bidente dove trascorro giornate intere per pescare a passata barbi e cavedani.
Quando pesco in primavera realizzo sempre ottimi cestini facendo correre la mia lenza nelle correntine lunghi i strisci ma adesso con l’arrivo dell’estate mi trovo in difficoltà perché noto che sul letto del fiume cresce un’erba tipo alga che mi impedisce di pescare bene a passata e soprattutto i bigattini che lancio per pasturare si infilano tutti al suo interno impedendo di fatto l’effetto attrattivo sui pesci.
Come posso fare per sopperire a questo inconveniente?
Vi sarei grado se mi vorrete dare una risposta perché è mia intenzione venire a pescare spesso in questi fine settimana di giugno e luglio.
Marco da Pesaro
Ciao Marco, credo che la persona più indicata per darti una risposta sia il nostro esperto di pesca a passata e pesca pratica in fiume Davide Galeotti al quale ho girato la tua mail e questa è la sua risposta.
Un cordiale saluto e continua a leggere Match Fishing e la rivista Pesca In.
Per la redazione Alessandro Scarponi
“Ebbene si nel periodo caldo sul letto del fiume si sviluppa la crescita di un’erba alta e filamentosa (borracina) per via della quale non si riesce a pescare appoggiati al fondo causa l’aggancio continuo in quest’ultima.
Il consiglio che ti posso dare è quello di usare anche nel fiume, in certe situazioni, i bigattini stirati, perché sfruttando questa esca, che rimane leggera ed inerme, si ottengono risultati egregi.
Il problema nasce quando pasturando in acqua con poca corrente, dove la borracina cresce rigogliosa, succede che le larvette che gettiamo in acqua si vanno ad appoggiare all’erba e muovendosi si nascondono dentro di essa rendendo vano il nostro tentativo di attirare i pesci sulla zona scelta.
In questi casi le soluzioni sono due: pescare a galla o mezz’acqua usando bigattini o caster oppure utilizzare i bigattini stirati, (io li ottengo mettendoli dentro una bacinella e versandoci sopra acqua calda, non bollente, circa 60 gradi, i bigattini muoiono ma rimangono affondanti). Per pescare in modo corretto con questa esca bisogna avere in lenza una piombatura allungata ed un finale almeno da trenta cm ed effettuare sempre una leggera trattenuta in maniera che l’esca si appoggi all’erba ma che l’amo non si incagli ad essa, in questo modo si riescono a catturare pesci anche di taglia maxi come quelli che puoi vedere nelle foto che mi ritraggono. Un saluto a Marco e a tutti i lettori di Matchfishing e Pesca In”.
Davide Galeotti