MONDIALI DONNE: LE ALBORELLE TRADISCONO IN PARTE LE AZZURRE
Una più che logica strategia di conserva ci ha un po’ penalizzato ma la scelta era praticamente obbligata, visto il valore delle nostre ragazza e la nostra tradizione sul pesce piccolo.
Domani, probabilmente, le carte si potranno giocare diversamente ed un po’ più in attacco.
Forse il temine “tradimento” è un po’ forte, parlando delle alborelle fiorentine, che in questa prima gara del Mondiale femminile hanno solo in parte aiutato le nostre ragazze ad ottenere un buon risultato.
Certamente il 5° posto finale dopo la prima manche non è un risultato da gettare al vento, soprattutto se si considera che tra noi e le russe, ad oggi medaglia d’argento, ci sono solo 4 lunghezze di distacco, tutt’altro che incolmabili.
Prima di parlare della cronaca, un doveroso riconoscimento al lavoro fatto dai ragazzi di Vinicio Berti della FIPSAS di Firenze per averci fatto trovare un campo gara ben allestito ed ordinato, anche se un po’ spoglio di cartelloni pubblicitari e quant’altro serve a fare “colore”. Ma questo non si può imputare certamente agli amici gigliati.
Grande assente del giorno il pubblico, veramente esiguo se si escludono gli “addetti ai lavori”. Ma è venerdì e probabilmente erano tutti al lavoro. Speriamo in domani…
Escono alla grande dal calderone del Terrapieno le bianche inglesi, che con una condotta più aggressiva chiudono la manche con sole 19 penalità, distaccando la Russia, seconda con 24 penalità grazie a due stratosferici primi a suon di carpe XXL, all’Olanda, terza con 26 punti; quarta e quinta piazza per Germania ed Italia con 28 penalità, seguite da Croazia (30), Romania (43), Spagna (45), Francia (47) e via via le altre fino alla Finlandia, 17^ con 73 penalità complessive.
Il quintetto schierato dal C.T. Giampiero Barbetta, che ha mantenuto a riposo la Pasotti in questa prima manche, è stato il seguente: Simona Pollastri, sorteggiata A6 e 6^ di settore al termine in virtù di 297 alborelle, Franca Tagliaferri, 7^ al B2 con 263 pesci, Silvina Turrini, 3^ a suon di 305 alborelle catturate al C11, Veronica Visciglia, 8^ piazza di settore con 290 alborelle catturate al D14 e Milena Camporesi, ultima di campo con E17.
Milena è stata l’unica delle nostre che dopo la prima mezz’ora alle alborelle è stata indirizzata dal C.T. Barbetta sulla pesca a roubaisienne che gli ha fruttato la 4^ posizione di settore, dopo aver catturato un po’ di pesciame ed una bella carpa da un paio di chili circa.
Per tutte le altre Azzurre la consegna è stata la pesca delle alborelle, a testa bassa, sperando che nel settore non entrassero troppi pesci di taglia a stravolgere le carte.
In alcuni casi questo si è avverato, vedi il settore C dove Silvina Turrini ha retto molto bene l’impatto di pesci non troppo grossi dell’olandese Audenaerd e dell’inglese “figlia d’arte” Emma Pickering.
In un paio di settori le russe Eremina Irina (D17) e Tatiana Timoshkina(E4) hanno letteralmente pescato il jolly portando a guadino (brave!) dei pesci da carpodromo spinto. Che dire poi della romena Cristina Malutan che ha colto l’alloro individuale di giornata con oltre 10.680 punti grazie a due carpe mozzafiato?
Brave, tutte, certamente. Ma domani è un altro giorno e il jolly non si pesca in tutte le mani.
Speriamo che stavolta le carte buone, rappresentate da alcuni picchetti dichiaratamente vincenti e conosciuti, vadano in mani Azzurre, magari con una tattica un po’ più spregiudicata, che il nostro piazzamento ci impone, anche per bilanciare lo splendido risultato dei nostri “vecchietti” terribili, schierati al di là del Ponte della Vittoria…
A domani sera.
Angelo Borgatti – Noi Pescatori
Barbetta consiglia Franca Tagliaferri
una carpa che vale il primo di settore per la russa Eremina
Veronica Visciglia