LUNGHEZZA DEL TERMINALE… CONSIGLI PER L’USO CON VEZZALINI

Questo articolo fa parte di una serie che verrà pubblicata su questo sito ogni mercoledì per cinque settimane.

Abbiamo chiesto ad alcuni campioni di darci alcuni consigli e spiegazioni per quanto riguarda l’utilizzo dei terminali con particolare riferimento alla loro lunghezza.

Qui sotto riportiamo l’intervista fatta a Massimo Vezzalini, testimonial Yuki e componente della nazionale italiana di pesca.

Allora Massimo, prova a dare un voto all’importanza della lunghezza del terminale.
Voto 10, importantissimo, il terminale e’ quello che ti fa prendere i pesci.

Dove conservi i terminali?
Li conservo nelle scatoline di plastica o di legno. Ne ho di tutte le misure da 15 a 45 cm ogni 5 cm.

Proviamo a dettare alcune regole base per quanto riguarda la lunghezza dei terminali.
Ogni pesca e ogni pesce hanno un terminale differente. Con la breme è meglio utilizzare un terminale piuttosto corto 15 20 cm al massimo. La breme ha un comportamento diverso dagli altri pesci, non vive sul fondo ma va sul fondo a mangiare poi sale quindi meglio avere terminali corti per vedere meglio le starate. Cosa contraria rispetto a un cavedano dove si usano finali da 40 50 cm. Per i carassi io utilizzo terminali da 25 cm nei canali di bonifica e da 30 per la pesca nei fiumi tipo Arno. Per quanto riguarda altri tipi di pesca io all’inglese affronto le breme con finali da 30 cm perche’ insidiando le breme italiane utilizzo una linea quasi da carassi, cosa che no faccio se pesco le breme all’estero. Per la pesca ai carassi tipo brian uso quasi sempre piombo in lenza e finali da 40 cm con ami belli grossi.
Esistono dei trucchi per capire se stiamo usando un terminale di lunghezza sbagliata?
Per capire se il terminale è troppo lungo io uso un metodo abbastanza semplice. Nelle pescate dove si prendono parecchi pesci tipo Ostellato o Medelana se prendo le breme tutte sul labbro superiore vuol dire che pesco giusto, senno’ se le prendo di fuori, o le slamo, o le sbaglio o hanno l’amo in gola sto sbagliando qualcosa. A quel punto c’è qualcosa che non va allora cambio il fondo o la lunghezza del terminale.

E’ vero che la lunghezza del terminale è più importante del diametro dello stesso?
Sono abbastanza d’accordo, soprattutto sulle breme italiane quello che conta e’ terminale giusto abbinato al giusto fondo e un bell’innesco. Le breme soprattutto col ver de vase mangiano senza stare troppo a vedere il filo, chiaramente senza esagerare. All’estero la storia cambia ma le breme nostrane non hanno grossi problemi. Totalmente diverso col cavedano, in quel caso un terminale più sottile può aiutare a vedere più mangiate. Il carasso invece e’ molto lunatico e non ha una regola fissa, può addirittura cambiare umore da un giorno all’altro, ma soprattutto in posti con forte pressione piscatoria è bene scendere col diametro del terminale, magari anche a gara in corso. Un’altra cosa che ho notato e che ritengo abbastanza curiosa è che a volte cambiando il terminale e usandone un’altro delle stesse dimensioni ho ricominciato a vedere le mangiate. Forse perche’ si sporca o perche’ prende pieghe strane, non saprei, comunque ho notato questa cosa, soprattutto con carassi e cavedani, con le breme no.
Variando la lunghezza del terminale possiamo selezionare la taglia?
No, direi di no, sono altri i fattori che aiutano a selezionare la taglia.
La lunghezza del terminale varia in base a quanto appoggiamo sul fondo?
La lunghezza certamente va modificata in base all’appoggio, piu’ appoggiamo e piu’ lungo dovrà essere il nostro terminale.
Si può alzare l’ultimo piombo, quello sull’asola per intenderci, al fine di avere un terminale più lungo senza stare a sostituirlo?
Io non lo faccio mai, piuttosto cambio il terminale.
Ti è mai capitato di pescare molto appoggiato? Perchè?
Nel Cavo Napoleonico pescando all’inglese tempo fa si pescava appoggiato piu’ due metri, e faceva la differenza! Sinceramente non so perchè, forse perchè essendoci poco fondo il galleggiante inglese poteva dare fastidio ai pesci.
La lunghezza del terminale varia anche in base all’esca?
Personalmente non valuto l’esca come variabile pricipale per la scelta del terminale, secondo la cosa più importante è il pesce che andiamo a pescare, l’esca viene in secondo piano.
Di solito metti i piombi sul terminale?
Sì, ho cominciato pescando nei laghetti poi l’ho usato anche a carpe e carassi nei tradizionali campi gara. Tra le varie punte montate in occasione di una gara ho sempre una lenza così e la uso per riuscire a stare bene bene sul fondo.
In base a come facciamo scendere la nostra lenza in acqua il terminale lavora in maniera differente. Secondo te è meglio stendere la lenza o farla cadere perpendicolare sotto la punta?
Io faccio cadere dritta la lenza quando pesco le breme , la calo piano piano perpendicolare e la rialzo sempre lentamente mentre pescando i carassi magari la stendo bene in fuori e la recupero in pastura, soprattutto quando pesco sulla fiondata.
Utilizzi le lenze dirette? In quali casi?
Le lenze dirette le uso soprattutto pescando a cavedani a galla in acque limpide con fili 07, 08 e 09. Lo scopo è quello di ridurre i probabili punti di rottura poichè c’e’ solo un nodo in alto all’apicale e a volte neanche quello perche’ lo attacco con la colla. Con le linee dirette ho preso anche cavedani enormi e li ho portati a guadino senza problemi. Nel caso ci sia qualche possibilità di attaccarsi al fondo o in qualche ramo, o magari sulle cannette della sponda opposta non bisogna usare mai linee dirette.
Nylon tradizionale o flucarbon?
Io uso solo nylon tradizionali.
Quali sono i tuoi fili?
Grazie ad importanti conoscenze con produttori giapponesi noi della Yuki riusciamo a commercializzare prodotti Top Quality. Esistono in commercio anche prodotti low quality ma come Yuki cerchiamo di offrire ai nostri pescatori solo fili di alta gamma. Personalmente per i terminali uso l’x1, poliammide di ultima generazione, filo morbido con carico al nodo eccezionale. Per le madrelenze uso il Perfect poiché è un filo che non si schiaccia coi piombi ed è quindi perfetto per le madrelenze. Permette inoltre un ottimo scorrimento dei piombi ed è un po’ più rigido dello standard, con tutti i vantaggi che ne seguono per le madrelenze.

Grazie Massimo per la tua preziosa collaborazione.

Grazie a voi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *