CESENA BEACH: UN GRANDE BACINO SUL SAVIO NEL CENTRO DELLA CITTA’
E’ anche molto di più di un progetto ambientale.
L’obiettivo principale è la valorizzazione del lungofiume Savio e relativo ampliamento del centro.
Questi ultimi due sono obiettivi che l’amministrazione comunale di Cesena insegue fin dal suo insediamento.
Il primo passo era stata la realizzazione del parcheggio multipiano a fianco del Caps (polizia stradale) attualmente sottoutilizzato, ma in futuro potrebbe diventare il fulcro dell’intero progetto.
Il secondo passo è stato il mercatino degli agricoltori e il terzo la Casa dell’acqua mentre il quarto riguarda la riqualificazione dell’ex distributore situato a ridosso del ponte Vecchio in sponda destra diventato bar.
Il quinto progetto sarà Cesena beach del quale Match Fishing ne ha dato notizia oltre un anno fa.
Il progetto è ambizioso e innovativo e avrà ripercussioni anche dal punto di vista ambientale con l’intera riqualificazione del tratto di fiume compreso fra il ponte Vecchio e il ponte Nuovo.
La sponda destra lato Caps ospiterà gli spazi riservati alla socializzazione mentre l’altra sarà riservata alla valorizzazione ambientale.
Per il progetto il Comune ha stipulato una convenzione con il Servizio tecnico di bacino e il preliminare già terminato è stato inviato a tutti gli enti incaricati per l’approvazione.
L’obiettivo è di lavorare al definitivo entro la prossima primavera.
Previsto un bacino artificiale fra i due ponti.
Lo specchio d’acqua della profondità di circa due metri avrà una lunghezza di circa 700 metri larga almeno 20 metri e sarà utilizzato per la pratica della pesca sportiva.
Match Fishing all’inizio dell’iter ha cercato di convincere le istituzioni locali della bontà del progetto e suggerendo la realizzazione di una diga mobile a ridosso del ponte Nuovo che servisse non solo da protezione al ponte stesso ma anche per trattenere l’acqua per innalzarne il livello.
Sarà molto di più di una semplice diga. Dovrà permettere un flusso continuo dell’acqua anche per garantire la necessaria ossigenazione.
Dal scetticismo iniziale si è passati ai fatti e finalmente il completamento del progetto è alle porte.
Le piante ai bordi del fiume non solo resteranno, ma ne verranno aggiunte delle altre.
Sono previsti anche dei percorsi pedonali. Alla fine avremo un lungo fiume che sarà molto simile (ma in misura ridotta) ad un piccolo stabilimento balneare.
Vi potranno trovare posto un centinaio di lettini. Ma non solo. Spazio anche un campo dove praticare gli sport sulla sabbia.
Ci sarà anche un chiosco dove poter consumare piadina romagnola, prosciutto e magari bere anche del buon sangiovese all’insegna della romagnolità più genuina.
La spesa complessiva si aggirerà sul milione di euro.
Si pensa ad un project financing che però potrebbe escludere l’aspetto idraulico.
L’impressione è che la gestione possa essere redditizia.
E’ facile immaginare che (soprattutto nei fine settimana) non sarà facile trovare un lettino libero.
Questo non solo nei mesi estivi, ma già da primavera neanche troppo inoltrata.
Ma la zona potrebbe essere presa d’assalto anche di sera, soprattutto se verrà creato un piccolo spazio spettacoli.
Non potrà comunque essere una struttura ma uno spazio naturale sfruttato dal gestore del chiosco per piccole attività.
Ecco mentre da altre parti d’Italia si osteggiano le iniziative per migliorare una parte esclusa della città in questo angolo della Romagna si pensa in grande e i sogni a volte si possono anche realizzare.
Basta essere tenaci e lottare per le cose buone e giuste.
Alessandro Scarponi
(articolo riadattato da MF tratto da Corriere di Cesena)
ECCO IL TRATTO DI FIUME SAVIO DESTINATO AD ESSERE TRASFORMATO IN UN GRANDE INVASO
CON UNA DIGA MOBILE SI CREERA' UN INVASO ARTIFICIALE SUL FIUME SAVIO, NEL CENTRO DELLA CITTA', TRA IL PONTE VECCHIO E IL PONTE NUOVO.
ARTICOLO TRATTO DAL "CORRIERE DI CESENA" DEL 3 gennaio 2012
ARTICOLO TRATTO DAL “CORRIERE DI CESENA” DEL 5 FEBBRAIO 2010
Finalmente dopo tante battaglie portate avanti dai pescatori di Cesena qualcosa sembra si stia muovendo.
Le proposte che Alessandro Scarponi ha presentato alcuni anni fa all’Ammministrazione di Cesena e al Genio Civile, pare siano state ascoltate e se quello che il Corriere di Cesena ha pubblicato oggi venerdì 5 febbraio 2010, verrà realizzato a Cesena, nel cuore della città Malatestiana, nascerà un invaso che potrà essere definito il “salotto da pesca”.
Una parte di città destinata a cambiare volto, e non solo per la realizzazione del parcheggio multipiano a fianco del Caps.
Anzi, il parcheggio sarà solo uno degli elementi del “nuovo” lungofiume.
Gli altri due saranno il mercatino degli agricoltori e la valorizzazione dell’argine del fiume attraverso la creazione di un invaso. I primi passi dovrebbero essere mossi fin dalla prossima primavera.
La valorizzazione del lungosavio è un obiettivo non più rimandabile.
A questo punto deve ruotare attorno al multipiano.
La realizzazione del nuovo parcheggio è stato accompagnato da molte polemiche. Ma la stragrande maggioranza dei detrattori si è mosso quando ormai il progetto era decollato.
Volenti o nolenti, quella struttura c’è e bisogna farci conto ed è anche scontato che farà diventare l’incrocio fra la via IV Novembre e la via IX Febbraio una nuova porta della città. Quindi è necessario valorizzarlo.
Il primo passo sarà il mercatino degli agricoltori. Partirà in primavera nel marciapiede che corre lungo l’argine del fiume. Si terrà nelle mattine del mercoledì e sabato (giorni di mercato).
Una quindicina gli stand previsti, con una vasta gamma di prodotti agricoli del territorio, che varierà dalla frutta di stagione alla verdura, dal vino all’olio, dai sottoli alle marmellate, dai formaggi alla carne, ai fiori.
Si tratta soprattutto di autoproduzione, ma ogni standista avrà anche un piccola quota di commerciato. La vera rivoluzione è prevista fra un anno. Decollerà la Cesena
beach
.
Il livello dell’acqua fra i due ponti verrà alzato con l’utilizzo di una “diga” mobile. Nascerà un invaso artificiale utilizzato soprattutto dai pescatori. Ma diventerà anche un punto d’incontro.
Arrivare a pensare a ombrelloni e sdrai è forse un po’ troppo.
Però è facile immaginare a qualcosa di simile, anche in considerazione del fatto che sotto al Ponte Vecchio (nell’ex distributore di benzina) sarà creato un esercizio pubblico.
ALCUNI ARTICOLI USCITI ALCUNI ANNI FA SUI QUOTIDIANI LOCALI DI CESENA
Cesena 29 aprile 2004
IL SOGNO IRREALIZZABILE (O MAGARI NO…) di Alessandro Scarponi
PORTIAMO IL MARE A CESENA
Con l’arrivo della bella stagione e delle giornate di fine maggio e giugno che hanno luce fino a sera tarda spesso mi reco a pescare un paio di ore, dopo l’uscita dal lavoro, nel tratto di fiume Savio compreso tra i due ponti cittadini: il ponte vecchio ed il ponte nuovo.
Ci vado non solo per la comodità, in due minuti sono sul posto, ma anche perché in quel tratto di fiume la corrente è sempre presente e le mangiate del pesce assicurate.
In questo tratto di fiume stazionano diverse specie di pesci e anche di taglia quali, cavedani, barbi, carassi, carpe e anche anguille.
Insomma un ambiente e una palestra di pesca nel cuore della città davvero incredibile.
La profondità del fiume in questo tratto non supera, nel tratto centrale, il metro circa.
Questo tratto di fiume non è molto diverso per esempio al Tevere che scorre nel centro della cittadina di Umbertide, dove, grazie ad alcuni lavori idraulici, è stato sapientemente realizzato un vero impianto sportivo adatto per la pesca sportiva e non solo.
Infatti anche il tratto di fiume cesenate potrebbe diventare un “salotto da pesca” adatto per la pesca.
Basterebbe poco.
Con una sistemazione degli argini e la costruzione di una piccola diga artificiale in cemento o in plastica a valle del ponte Nuovo, necessaria per mantenere il livello dell’acqua alto, si otterrebbe un ambiente che potrebbe essere utilizzato anche per altri scopi attrattivi, quali la già citata idea del “mare a Cesena” con trasformazione delle sponde rasate a prato inglese per il ritrovo domenicale dei cesenati che vogliono una alternativa verde alla spiaggia marina affollata e caotica.
Inoltre un siffatto impianto sportivo si presterebbe molto bene per attività sportive come il modellismo nautico così come per eventuali canoisti.
Insomma spendendo poco o nulla si realizzerebbe nel tratto cittadino un impianto acquatico polivalente capace di dare risposte a tanti a tante persone con interessi diversi ma pur sempre sociali e ricreativi.
Ritornando alla pesca questo impianto, così strutturato, potrebbe attirare moltissimi amanti di questo sport ma soprattutto i più giovani che non hanno oggi nessuna alternativa per la pesca se non quella di andare in qualche lago a pagamento o in qualche ansa del fiume non sempre ottimale dal punto di vista della sicurezza.
Basterebbe che qualche amministratore, che avesse a cuore l’abbellimento della città, provasse ad immaginare come cambierebbe questo tratto di fiume situato nel cuore della città con tanta gente presente sugli argini verdi con lettini e ombrelloni, con tanti ragazzini sulle sponde a divertirsi con canna e lenza e così via.
Sarebbe uno spettacolo incredibile, ma purtroppo mi sa che tutto questo rimanga solo un sogno irrealizzabile.
LA SCUOLA DI PESCA ORGANIZZATA SUL FIUME SAVIO NEL 2004 DA ALESSANDRO SCARPONI