IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Con questa mail prendo le veci di portavoce di tutti coloro che si sono ritrovati in modo vergognoso sabato 21 aprile 2012 (e non solo), in occasione della giornata dedicata alle “prove” per l’italiano seniores a ostellato, la solita scena della prenotazione dei picchetti attraverso l’utilizzo di secchi o materiale generico tipo borsoni o portanasse.
Volevo denunciare pubblicamente il fatto per diversi motivi:
– premesso che TUTTI paghiamo una licenza di pesca del costo di euro 22,72 annui (emilia romagna in questo caso) e l’accesso al canale/fiume per l’attività di pesca con la canna è LIBERO se in possesso del regolare tesserino;
– premesso altresì che con la licenza vengono pagati IN TEORIA i servizi di vigilanza ( e non solo le guardie che regolano l’entrata al campo gara la domenica mattina che risultano essere di minima utilità);
– e premesso che in occasione di una prova per il campionato di A2 a ostellato nel 2011 vennero “sputtanate” (passatemi il termine) 2 società di pesca attraverso le riviste mensili per appunto la questione dei secchi come metodo di prenotazione del posto;
– e premesso anche che molta gente si fa minimo 200-300km di strada per venire a pescare e provare;
– e premesso ancora che l’abbandono di “rifiuti” è punibile penalmente;
ritengo, che sia opportuno intervenire e prendere subito provvedimenti con chi dovesse nuovamente ripetere questa vergognosa operazione, perchè sta continuando a creare disagio per TUTTI.
Io penso che se uno vuole prendersi il posto vicino ai suoi amici/compagni, la mattina invece di fermarsi a fare 2 chiacchiere con le bariste oppure farsi gli affari propri per poi trovare, come detto dice in dialetto “òv, ggalìna e cùl càld” (uovo, gallina e culo caldo) si potrebbe svegliare 10 minuti prima e andare a prendersi AUTONOMAMENTE il suo posto, e se poi è occupato, invece di mollare un paio di accidenti, si sposta come purtroppo fanno coloro che invece di trovare un pescatore, trovano un “INUTILE SECCHIO ABBANDONATO”.
Chiedo nuovamente che la FIPSAS di Ferrara si prenda le sue responsabilità per l’increscioso accaduto (visto che non si è fatto vivo nessuno per verificare l’accaduto) e che qualcuno cominci a farsi qualche esame di coscienza, perchè arrivati ad un certo punto, si rischia che cominci a nascere una sorta di “autogestione”.
Io sono il primo ( e non mi vergogno a dirlo perchè l’ho già fatto) che se dovessi trovarmi davanti un secchio, me lo carico in macchina, e mi posiziono in quel preciso punto. Che poi vengano chiamate le guardie, sarò ben lieto di aspettarle. Voglio proprio vedere cosa gli si racconta…….
TANTO, E’ SOLAMENTE UN SECCHIO ABBANDONATO IN SPONDA…
garistidario@libero.it