L’ATTIVITA’ FIPSAS CASERTA E’ SEMPRE SUGLI SCUDI

Sabato e domenica di attivita frenetiche per la Fipsas di Caserta, sull’impianto delle Due Isole si svolgevano Sabato pomeriggio la prima prova del provinciale a Carpe e la prima prova del provinciale pulcini.

Dalle Due isole per M.F Clemente Carlino

La domenica invece si è svolta la terza prova del promozionale provinciale.

Provinciale Pulcini I prova (lago le due isole)

Bellissima l’atmosfera che si respirava, una ventina di ragazzi impegnati allo spasimo, tranne uno (Antonio Carlino); quasi tutti con tecnica a roubaisienne, applicati e attenti.

Bravissime le due ragazze Giusy Piscitelli e Lia Di Crescenzo che hanno dato filo da torcere ai maschietti che hanno dovuto difendersi al meglio per non essere battuti.

Tantissime le persone che assistevano alla gara tra parenti e curiosi, ai più non è sfuggita la buona tecnica della maggior parte di questi ragazzi ed anche lo spirito di amicizia che si è creata tra tutti loro.

Per la cronaca vince Vincenzo Maione del Suessola Fishing dell’orgogliosissimo presidente (non che papà di Vincenzo) Carmine Maione secondo il bravissimo Antonio Colucci del Cavedano San Prisco, terzo Vincenzo Pascarella del anche lui del Suessola Fishing.

Provinciale carpe I° prova (lago le due isole)

Sulla sponda opposta delle Due Isole si sfidavano gli agonisti casertani nel provinciale carpe… ed è stato uno spettacolo!

Tra sfottò e catture a ripetizione è trascorso un pomeriggio dalle temperature torride, ma di grande divertimento.

Per regolamento andavano portate alla pesa solo le carpe, di conseguenza tutti si sono impegnati a selezionare le catture (credendovi in alcuni casi di riuscirci) il più iellato è stato sicuramente Egidio Petrini che ha catturato tre clarius enormi che però non erano validi, vincono i settori Gennaro Calce del APS Capua e Guido Wood del asd le due isole che totalizza anche il primo peso assoluto con più di 13 mila punti.

É solo la prima prova ma siamo sicuri che nelle future prove chi non ha avuto fortuna avrà il tempo di rifarsi.

Sentiamo sulle due manifestazioni il delegato Fipsas Ciro Patitucci:

Oggi l’attrazione era rappresentata dai ragazzini che si sfidavano, e devo essere sincero dopo il successo dell’anno scorso mi aspettavo una leggera flessione nelle iscrizioni, giusto al caso ci preme ricordare che proprio oggi nel Canal Bianco a Rovigo, Maurizio Conte giovane campione della sezione provinciale di Caserta del Lenza Club Brezza, sta svolgendo gli stage per avere la possibilità di entrare nella nazionale under 23, inutile rimarcare che si tratta di un risultato per tutto il movimento al Sud a dir poco strabiliante, se Maurizio riesce ad entrare in nazionale ne gioverà di sicuro tutto il movimento.

Il progetto giovani credo sia di primaria importanza nell’ottica pianificatoria della federazione, avvicinare tanti ragazzi al nostro sport credo sia fondamentale e i risultati di questi ultimi due anni ci danno ragione.

Le componenti per ottenere successo sono diverse, non ultima la buona predisposizione della federazione che guarda a 360° gradi tutto il movimento ; Salvatore De Crescenzo sta facendo veramente miracoli e va ringraziato.

Certo senza un impianto dove si può avviare un giovane alla pesca tutto sarebbe più complicato.

La fortuna di avere un impianto come questo (Le Due Isole) va sfruttata e noi lo facciamo con soddisfazione e piacere.

Il campionato provinciale a Carpe come quello a Coppie rappresenta puro divertimento e tutti i partecipanti si accingono a svolgere queste gare in pieno relax con pochissime spese ed una condizione di comodità assoluta e sono queste le cose che piacciono ai pescatori che hanno voglia di divertirsi lontano dall’assillo del risultato ad ogni costo.

Intriganti le prossime gare che si svolgeranno addirittura in notturna.

Comunque che dire per concludere siamo soddisfatti e speriamo di regalare con il nostro impegno ancora tanto divertimento in un periodo di grigiore assoluto.

 

Presso una piccola biblioteca ho trovato la seguente descrizione del fiume Volturno, fatta dallo storico Atanasio Mozzillo in un testo del 1962:

“Il Volturno taglia in due parti la cosidetta Terra di Lavoro, percorrendola in senso orizzontale da Ponte Annibale, pochi chilomentri prima di Capua, sino a Castel Volturno, dove, in un ampio delta di sabbie e paludi sterpose, appena dopo il ponte sulla Domiziana, si getta nel Tirreno.
Di tutti i fiumi dell’Italia meridionale questo è certamente il più grande. Nasce come un piccolo torrente di montagna sul fianco del monte Curvale (m. 1260), ma soltanto dopo circa 15 km assume il nome che lo accompagna sino alla foce. Un grande fiume, almeno in relazione alla misera idrografia delle regioni meridionali; ma, ove il giudizio prescinda dalla sua massa d’acqua e risalga negli anni alle tante vicende, ai miti, ai fatti ad esso legati e che ancora oggi sembrano riassumersi nella grande protome d’arco dell’anfiteatro campano (la giovane e possente divinità fluviale dalla chioma di giunchi).
Le acque che scorrono tra gli alti margini di terra ricordano la dimensione reale del fiume: 167 km di anse e di continui meandri; un corso tortuoso ed accidentato in un bacino di circa 5600 chilomentri quadrati.
E’ un fiume rapido, dalle acque torbide, spesso giallastre per la grande quantità di detriti e di terra strappata alle rive e trascinata a valle in un continuo lavorio di erosione. Dal 1616 al 1876, in meno di tre secoli il suo delta si è protratto di circa due chilomentri. La sua portata massima, tra Dicembre e Marzo, raggiunge e supera i 200 metri cubi; può scendere, però, sotto i trenta durante i mesi estivi. La portata media può, perciò, calcolarsi intorno ai 70 metri cubi; eccezionale, se rapportata agli altri corsi d’acqua del Mezzogiorno, i quali – si pensi ai fiumi della Basilicata e alle “immense” fiumare calabre – giunta l’estate si riducono ad esili rigagnoli. appena visibili nei larghi greti pietrosi. Oggi le acque del Volturno sono ampiamente utilizzate per l’irrigazione e la produzione di energia elettrica.”

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