LE BREME DE BERGHEM… CON LUIGI SORTI
Articolo redatto da Angelo Borgatti per la rivista Pesca In
Alzi la mano chi, pensando ad una pescata in terra bergamasca, non penserebbe subito a splendidi cavedani, diffidenti savette, misteriosi pighi, magari belle trote…
Probabilmente molti di voi. Pochi, pochissimi avranno pensato alle breme. Ci scommetto!
E invece nei dintorni di Bergamo ci sono anche le breme. E belle…
Ci voleva un Campionissimo come Gianluigi Sorti per farmele scoprire!
Teatro della pescata di cui si parla è il bell’impianto dei laghi Arcadia, a Pontirolo Nuovo, in provincia di Bergamo, appunto.
Questo complesso di invasi, vecchie cave estrattive, comprende un bacino principale, grandissimo e molto profondo (oltre 50 metri!) deputato alla pesca alla trota in tutte le sue varianti e al pesce bianco per diletto, e due altri specchi d’acqua, di dimensioni e profondità molto più contenute, indirizzati uno a carpodromo classico e l’altro a “bremodromo”.
Scusate ma il neologismo è quasi d’obbligo, essendovi state immesse di recente grandi quantità di questi pesci per la gioia degli agonisti del luogo, che possono cimentarsi con il diffidente pesce transalpino.
Nel lago in questione non mancano anche discrete quantità di carassi di buona taglia, che hanno costituito una valida alternativa. Proprio come succede nei più famosi campi di gara nazionali, Ostellato in primis.
Peccato che il flagello cormorani, qui purtroppo ben presenti, abbia obbligato la gestione dell’impianto a coprire la superficie del lago con una sorta di ragnatela a maglie larghe di sottili fili a cui sono applicate strisce di carta stagnola che, mosse dal vento, hanno la funzione di spaventare ed impedire le immersioni di questi neri predatori subacquei, penalizzando in parte la coreografia del luogo, comunque molto bello, accogliente e comodo.
La voglia di vedere all’opera un Grande del nostro sport e la curiosità di affrontare le abramidi in un invaso chiuso mi hanno dato l’opportunità di una bella giornata di pesca. Nostri compagni per l’occasione anche Maurizio Fedeli, componente del Club Azzurro Seniores e compagno di squadra del Luigino nazionale, e Giulio Nervi, anch’egli agonista della Ravanelli di Cremona, il sodalizio in cui milita Sorti.
Per l’occasione Sorti, storico testimonial dell’Azienda parmense, ha sfoderato la nuova GNT 705 ALLROUNDER, la sua scelta per la stagione agonistica 2011 nella nuova gamma di roubaisienne GNT Trabucco. Le canne impiegate da Maurizio Fedeli e Gino Nervi sono state, nell’ordine, la top di gamma GNT 905 MATCH 1 ONE e la GNT 605 MATCH CARP.
Va subito detto che chi si aspettasse di catturare con facilità le nostre amiche potrebbe rmanere deluso: anche in condizioni “artificiali” come queste le breme mostrano tutta la loro proverbiale difficoltà alla cattura e solo la grande esperienza e capacità dei nostri amici ha consentito di portare agli scatti della macchina fotografica un discreto numero di pesci. Tutti guadagnati, uno per uno.
Dopo aver sistemato il nuovissimo panchetto MASTER, novità assoluta di questi giorni che avrà il suo battesimo ufficiale al FISHING SHOW che si aprirà tra tre giorni a Bologna, Sorti prepara meticolosamente un po’ di bigattini in colla da impiegare come pasturazione iniziale con il cupping kit esattamente sul punto di pesca.
A questa operazione in apparenza banale Luigi dedica alcuni minuti per ottenere la consistenza da lui ritenuta giusta. Anche Fedeli e Nervi predispongono con cura le proprie attrezzature diversificando però le impostazioni, al fine di verificare qual’è la migliore.
Luigino Sorti ha scelto una lenza composta da un galleggiante a fiaschetto da g. 0.50 tarato da un bulk di pallini del 10 sotto il quale si aprono altri 3 pallini della stessa misura equidistanti tra loro 9/10 centimetri, fino al nodo di giunzione del finale, 25 centimetri di XPS Match Strong da 0.10mm che legano un XPS 01 del 16; il tutto montato su 4 sezioni di canna ma con una bandiera abbastanza corta, per pescare esattamente sotto la punta della canna; Fedeli sceglie invece una lenza un po’ più lunga, realizzata sempre con un galleggiante da 0.50 ma dalla forma più tondeggiante, un Team Italy 7, ed una spallinatura più aperta per cercare eventualmente anche qualche carassio pesante ai margini della zona pasturata. Questa scelta è spesso determinante quando le breme si dimostrano svogliate.
Anche la partenza è diversa tra i nostri campioni: mentre Sorti scodella tre palline di bigattini in colla esattamente sotto la cima per poi pescarvi sopra con l’esca appena appoggiata, Maurizio e Gino optano per una impostazione classica della pesca in lago, con un paio di “rosatine” di bigattini che centrano l’antenna del galleggiante e l’esca decisamente più appoggiata sul fondo.
Nel sottoriva, intanto, branchi numerosi di breme di taglia varia percorrono continuamente il perimetro del lago, ben visibili nell’acqua chiara. Il loro comportamento è piuttosto insolito e lascia presagire che le catture saranno difficili, oggi.
I primi, timidi, segnali di attività li ha Fedeli, dopo diversi minuti durante i quali ha lanciato con regolarità pochissime larve a ridosso dell’antenna del galleggiante, quasi completamente immersa. Il primo pesce a farci visita è una bremetta di poche decine di grammi che viene subito rilasciata con la preghiera di “…mandare a farci visita la nonna!”. Dopo un po’ Maurizio viene esaudito, anche se l’ospite non è la nonna ma “lo zio” della plachettina di prima: un bel carassio di oltre mezzo chilo che fa tendere ben bene l’elastico de 0.9mm. che esce fluido e silenzioso dalla vetta della GNT 905, smuovendo l’adrenalina di tutti.
Iniziano a vedersi delle tocche, molto delicate e anche il nostro Luigino Nazionale, dopo aver sostituito il terminale dello 0.10 con uno da 0.084 legante un leggerissimo XPS 01 del 20 e modificato l’appoggio sul fondo comincia a farci vedere di che pasta è fatto e come “lavora” bene la sua GNT 705. Le breme iniziano a rispondere agli inviti e anche qualche bell’esemplare finisce a nuotare nella nassa.
Probabilmente la pasturazione più concentrata fatta con i bigattini in colla ha impiegato più tempo a far sentire il suo effetto ma ora sta ripagando Sorti con un ritmo lento ma più costante di catture. I pesci sono comunque timidi, difficili, ed occorre dar fondo ad un bel po’ di esperienza per fregarne qualcuno.
Probabilmente, anche se in ambiente artificiale ed obbligate a mangiare solo le esche consentite nel lago, l’innata diffidenza di questi pesci rimane intrinseca, ed il loro comportamento e modo di mangiare non varia molto da quello delle sorelle che vivono nei fiumi e nei canali.
In questi casi i “trucchi” del mestiere del grande campione sono quelli che fanno la differenza: il modo di stendere la lenza in acqua, di farla lavorare senza lasciarla immobile in attesa, il campionario degli inviti da imprimere alla lenza, la dote di “leggere” l’acqua, la fiducia nei propri mezzi e nella propria attrezzatura, uniti alla capacità di concentrazione anche in occasioni non ufficiali come questa, sono quel valore aggiunto che fanno di un grande agonista un campione assoluto. Come Sorti.
Il tempo, in questi casi, passa sempre troppo veloce e giunge anche il momento di “…far su le canne”, senza farci mancare però le immancabili foto di rito con i nostri grandi campioni, le loro fantastiche roubaisienne e le famose “Brem de Berghem!!!”
COSA HANNO USATO
GNT 905 MATCH 1 ONE – Canna estremamente rigida, bilanciata e leggera, completamente di produzione italiana (Reglass), con tutti i brevetti disponibili di questa Azienda. La progettazione fatta sulla struttura della canna non ha puntato in prevalenza alla riduzione dei diametri ma principalmente all’azione della canna in pesca e in fase di cattura, portando alla realizzazione di un attrezzo che può essere preso a termine di paragone nella categoria Top di Gamma. La canne è disponibile a 13 m. senza prolunga, già con un foro d’uscita dell’elastico da 2.3 mm.
Viene fornita con dotazione di una Safety Pole, canna di riserva senza la punta utilizzabile in caso di rotture accidentali, 2 kit Competition in 5 sezioni, 2 kit Power in 5 sezioni, 1 kit Cupping, 1 mini prolunga, Pole pots, tubi e fodero.
GNT 705 ALLROUNDER – Anche in questo caso canna Reglass con tutti i brevetti di questo marchio. Costruita sulla stessa mandrinatura della 905, la 705 è una canna estremamente versatile, ideale tanto nella pesca al bianco che per le prede extra large, che si possono affrontare in tutta sicurezza eventualmente togliendo il vettino ed innestando la mini prolunga in dotazione. Viene fornita con una dotazione di 2 kit Competition da 5 sezioni, 1 kit Power da 5 sezioni, 1 Cupping kit, 1 mini prolunga, Pole pots, tubi e fodero.
GNT 605 MATCH CARP – Sempre di produzione nazionale e con gli stessi diametri delle precedenti, la 605 è il modello di punta per la pesca “hard” o per quelle situazioni dove la velocità di recupero delle prede sollecita molto l’attrezzo. Anche in questo caso la dotazione è completa e prevede 3 kit Power da 5 sezioni, 1 Cupping kit, 1 mini prolunga, Pole pots, tubi e fodero.
AMI XPS 01 – Impiegato oggi da Luigi Sorti, è un classico amo bronzato a curva tonda, gambo dritto di media lunghezza, punta ad ago con micro ardiglione, affilata chimicamente e rifinita al laser. Leggerissimo, ideale per pesche raffinate anche con esche delicate come il ver de vase.
Prodotto nelle misure: 14-16-18-20-22-24
AMI XPS TFK 40 – L’amo di Maurizio Fedeli nella pescata di oggi. E’ un prodotto di alta tecnologia, teflonato, dalle caratteristiche di forma simili al precedente, leggero, molto affidabile. Molto indicato per campi di gara come Ostellato, nelle misure 14/16
Prodotto nelle misure: 14-16-18-20
FILI XPS Match Strong – Monofilo giapponese di altissima qualità, indicato per la realizzazione di lenze e terminali. Controllato e testato metro per metro per una costante regolarità dei diametri dichiarati, offre una grande elasticità e morbidezza ed una tenuta al nodo di livello assoluto. E’ proposto in bobine da 30, 50 e 100 m. in una amplissima gamma di misure.
GALLEGGIANTI
Team Italy 7 – Uno dei nuovi modelli della gamma TRABUCCO per la pesca delle breme a livello agonistico.
Di eccellente fattura, ha un corpo ad uovo perfettamente rastremato sulla antenna in fibra di vetro ad alta visibilità. La deriva è in carbonio. Idoneo alle più svariate condizioni sia di acque ferme che in movimento.
Prodotto nelle misure: g.0.50 – 0.75 – 1 – 1..5 – 2 – 2.50 – 3 – 4 – 5 – 6 – 8 – 10
Team Italy 9 – Galleggiante a fiaschetto prettamente a vocazione agonistica per pesci molto sospettosi, questo nuovo modello a marchio TRABUCCO é specifico per acque ferme, indicato per visualizzare al meglio anche le timide mangiate in starata. Anche in questo caso antenna in fibra di vetro e deriva in carbonio contribuiscono a farne uno dei modelli preferiti nelle competizioni ove è consentito l’uso del ver de vase.
Prodotto nelle misure: g.0.50 – 0.75 – 1 – 1.5 – 2 – 2.50 – 3.
R-Carbon – Evoluzione del mitico modello R, un must della produzione TRABUCCO. Antenna in plastica fluorescente e la lunga deriva in carbonio. Ideale per la pesca ai carassi in molteplici situazioni. E’ proposto in elegante colorazione opaca.
Prodotto nelle misure: g.0.50 – 0.75 – 1 – 1.5 – 2 – 2.50 – 3– 4 – 5 – 6 – 8.
BREME = TERRE E PASTURE
Anche se in questo impianto la pasturazione con terra e sfarinati è vietata, il metodo classico di insidiare le abramidi prevede l’uso di queste sostanze, soprattutto come veicolanti del fouillis o di altre esche come bigattini vivi o morti, lombrichi tagliati, caster ecc.
Per questo motivo Sorti e Fedeli hanno portato sul posto una selezione di questi prodotti a marchio Trabucco.
Sentiamo dalle parole di Gianluigi le caratteristiche e l’uso di questi prodotti: “La pastura PRO BREME, nelle sue varianti naturale e black, è il frutto delle nostre esperienze in Italia e all’estero e credo di poter dire di aver raggiunto ottimi risultati in questo senso. La gamma delle terre TRABUCCO è completa di prodotti specifici per ogni situazione e campo di gara.”
In questi anni la discussione sull’opportunità d’impiegare pasture e/o terre nere nella pesca alla breme è stata molto vivace e i pareri si sono sprecati. Con la tua enorme esperienza internazionale puoi sicuramente chiarirci un po’ le idee a proposito…
“La terra e/o la pastura nera all’estero, in Francia soprattutto, viene molto utilizzata sia che ci si trovi a pescare in periodi freddi che in presenza di predatori. Questo perché, secondo loro, l’impiego di colorazioni chiare su fondo scuro espone troppo le breme, che tendono a sostare proprio sopra la macchia creata con la pasturazione, ad essere più facilmente individuabili e cacciabili. Da noi l’orientamento attuale è leggermente diverso e tende a cercare di uniformare il più possibile la pasturazione alle caratteristiche del fondale che abbiamo di fronte, che da noi sono prevalentemente scuri, per non creare troppo contrasto.”
Questa è sicuramente una delle differenze sostanziali tra le pesca alle breme e la nostrana pesca ai carassi, nella quale siamo andati via via ad impiegare pasture sempre molto chiare, gialle…
“E’ vero. Molto dipende anche dalla caratteristica dei carassi di sostare ai margini della zona pasturata e non direttamente sopra di essa, per poi entrarvi ed uscirvi continuamente. Una variabile molto importante è anche l’abitudine alimentare che diamo ai pesci: se cominciamo ad usare sempre più spesso un certo tipo di pasturazione, i pesci si abitueranno ad identificarla come fonte alimentare e saranno portati a cercarla con più fiducia.”
Vorrei sapere cosa ne pensi della tendenza, in un campo di gara come Ostellato, ad impiegare una pasturazione piuttosto tenace, pesante, pur essendo in presenza di profondità non elevate e corrente generalmente modesta o nulla? Non ti sembra una evidente contraddizione?
“E’ vero, in questi anni la tendenza è questa, a differenza del passato quando si cercava di fare una grande macchia, anche in sospensione, con una pasturazione morbida. Credo che la tendenza attuale dipenda dal fatto che probabilmente siamo in una fase di transizione, nella quale si tende a non dare troppa esca, troppo fouillis o troppi cagnotti. In questo modo, pesci diffidenti come questi tendono a venire sulla pasturazione e a rompere le palle di terra e pastura per cercare le esche; se ci sono troppe esche sparse i pesci tendono a rimanere fuori, sospettosi. Sembra strano ma anche in presenza di grandi concentrazioni di pesci come ad Ostellato Covato, quest’aspetto è fondamentale, infatti non tutti riescono a catturare sempre grandi quantità perché sottovalutano questa cosa. Ad Ostellato occorre prestare la massima attenzione alle quantità e capire cosa e quanto ne vogliono, in ogni giorno ed in ogni picchetto. In quest’ottica la sensibilità del pescatore è importante e lo diventerà sempre di più con il progredire di questa pesca.”
TERRE DE RIVIERE – Classica terra di fiume, pesante, ideale per la pesca in acque corrente grazie al suo spiccato potere legante e l’alto peso specifico.
TERRE DE SOMME – Terra belga ideale per l’impiego con fouillis. Consente di creare un efficace effetto “nuvola” in relazione al tipo di bagnatura cui è sottoposta.
TERRE DE SOMME NOIRE – Con le stesse caratteristiche della Terre de Somme naturale ma colorata in nero per un impiego finalizzato alla stagione fredda o per armonizzarla maggiormente con il fondale.
TERRE D’ETANG – E’ una terra di colore nocciola, di grana fine, con un potere legante maggiore rispetto alla Terre di Somme. Indicata in acque ferme o a corrente moderata. Consente di veicolare un maggior quantitativo di esche o di rallentare la disgregazione del composto, facendo meno macchia della Somme.
PASTURE PRO BREME e PRO BREME BLACK – Stessa miscela di ingredienti selezionatissimi, diversificata dalla presenza o meno di colorante nero. Mix molto idoneo alla pesca delle breme nelle nostre acque, con meccanica d’azione estremamente versatile in relazione al tipo di bagnatura effettuato.
PALMARES LUIGI SORTI
Gianluigi è nato a Seriate (Bg) il 2 ottobre 1964. Seguendo il papà Angelo, sin da piccolo si è appassionato alla pesca sportiva, prima come hobby e poi sempre di più fino al punto che ad essa ha dedicato quasi tutto il suo tempo libero. Cresciuto nella società Cannisti Club Bergamo è poi passato alla RAVANELLI Trabucco di Soresina nel 1989 e da allora ne è il leader indiscusso.
E’ felicemente sposato con Cristina che lo ha sempre seguito e sostenuto, e nel dicembre 2003 è diventato papà di Linda. Lavora in banca Intesasanpaolo Spa come impiegato ed utilizza la maggior parte delle ferie e dei week-end per questa sua immensa passione, passione che lo ha portato ad essere uno degli agonisti più affermati nel settoreGrazie alla stretta collaborazione con
Grazie alla stretta collaborazione con Marco Ferrari, fondatore ed anima della Ravanelli, con Roberto Trabucco, con i compagni di squadra, ha maturato una grande esperienza, professionale e tecnica, che gli ha permesso di conseguire successi che ben pochi pescatori possono vantare:
Campionati Provinciali A.I
Camp.Prov.le Bergamo Acque Interne Individuale — 1986
Camp.Prov.le Bergamo Pesca Pratica Individuale — 1987, 1988
Campionati Nazionali
Camp.Italiano Pesca Pratica Individuale— 1982 oro
Camp.Italiano A.I. Individuale — 1990 argento,1992 oro, 2002 oro, 2003 oro, 2007 oro
Camp.Italiano Bancari Individuale — 1988 oro
Camp.Italiano A.I Squadre — 1989 oro, 1993 oro, 2002 oro, 2004 oro, 2006 oro, 2007 oro
Camp.Italiano Bancari Squadre — 1988 oro
Trofeo Eccellenza Individuale — 1986 oro
Rendimento “Pescare” — 2000 oro
Superselezioni — 1998 oro, 2003 oro
Mister Eccellenza — 2004 oro, 2007 oro 2009 oro
Camponati Internazionali
Camp.Mondiale Nazioni Squadre
— 1993 oro Portogallo, 1997 oro Ungheria, 2000 oro Italia, 2011 oro Italia
— 1999 argento Spagna, 2006 argento Portogallo
— 1994 bronzo Inghilterra, 1995 bronzo Finlandia
— 1998 bronzo Croazia, 2001 bronzo Francia
— 2006 argento Portogallo, 2007 oro Ungheria
— 2008 bronzo Italia, 2010 argento Spagna
Camp.Mondiale Nazioni Individuale
— 1997 argento Ungheria
— 1993 Portogallo 5° ass. – 1995 Finlandia 4°ass.
— 2000 Italia 7° ass. – 2001 Francia 4° ass.
— 2006 Portogallo 8° ass.- 2008 Italia 7° ass.to
– 2010 Spagna – 2011 Italia
Camp. Europeo Nazioni Squadre
— 2007 oro Italia
Camp.Mondiale Clubs Squadre
— 1990 oro Portogallo
— 1994 bronzo Ungheria
— 2003 oro Bulgaria
— 2005 oro Italia
— 2007 oro Bosnia-Erzegovina
— 2008 bronzo Francia
Camp.Mondiali Clubs Individuale
— 1990 bronzo Portogallo
— 1993 bronzo Ungheria
Coppa Latina Squadre
— 2002 oro Italia
Coppa Latina Individuale
— 2002 argento Italia
Riconoscimenti Sportivi
La FIPSAS ed il C.O.N.I. hanno riconosciuto a Sorti Gianluigi, per meriti sportivi, le seguenti Medaglie al Valore Atletico:
n. 8 medaglie ORO
n. 7 medaglie ARGENTO
n. 7 medaglie BRONZO