Regionale Lazio: La ASD Lenza Jolly vince il campionato

8 Ottobre 2012 Redazione Match Fishing 905 Views 0 Commenti

Domenica 07 ottobre si sono disputate le ultime due prove, Play-Off e Play-Out, del campionato regionale Lazio. Il verdetto finale dice, meritatamente, Lenza Jolly B che è stata sempre in testa dalla prima giornata del suo girone ed ha tenuto, forte del suo vantaggio, nelle due prove finali.

Dietro di loro altre due protagoniste sempre sugli scudi in questo campionato, le squadre A del Cavedano Genzano e di Grotte di Castro.

Nei Play-Out, ottimo finale della Lenza Nepesina che salva entrambe le squadre e vince il mini-torneo delle deluse con la squadra B. Piccolo capolavoro della Blu Marlin che salva tutte e tre le squadre, permanenza conquistata anche per Lo Svasso A, la Fisher Maniac A, la Stella Marina A, la Lenza Jolly A ed il Triotto B… nonostante chi vi scrive abbia fatto di tutto per far precipitare in serie C!

Liri per i Play-Off e Ufente per i Play-out sono stati i due campi gara teatro dell’ultimo atto e, pesi alla mano, si sono rivelati entrambi all’altezza della situazione.

Il Liri ha visto Ceprano e Pontecorvo come tratti prescelti per ospitare, due per parte, le 4 zone. Entrambi i tratti hanno avuto una resa più che sodisfacente, con punteggi che a Ceprano si sono avvicinati ai 6 kg, con una strepitosa pescata di cavedani per Mariani dei GGianty e Di Prospero della Blu Marlin; soglia superata abbondantemente a Pontecorvo dalla coppia del Cavedano Genzano …. ed anche nella vita … Tagliaferri e Cacciamani.

La prova la vince il Cavedano Genzano, appunto, dietro di loro GGianty e i neo campioni regionali della Lenza Jolly.

Il fiume Ufente, invece, ha rappresentato una gradita sorpresa per chi come me prevedeva una pesata con il bilancino da orefice. Cavedani di varia taglia, scardole, carpe e carassi hanno trovato rifugio nelle nasse dei concorrenti, regalando pesi soddisfacenti in quasi tutti i settori.

Sicuramente il picchettaggio eseguito lasciando spazio adeguato tra i concorrenti a agevolato, così come il periodo scelto per l’utilizzo del campo.

Un campo di gara che potrebbe essere valorizzato in modo migliore, magari con il controllo delle dighe a monte, che a tratti lasciano defluire a valle troppe toppe di erba e filamenti che rendono difficile l’azione di pesca, e con la chiusura della strada lungo l’argine dove le auto sfrecciano facendo il pelo alle canne da pesca.

Per il resto, non abbiamo tanti campi nella regione che permettono la sistemazione di 160 agonisti in fila. Nota stonata, permettetemi di dirlo, riguardo l’organizzazione che ha anticipato l’ingresso nei box alle ore 7,15 quando alle 7,08 dovevano ancora essere fatti i sorteggi, voleva controllare il controllo esche a 20 minuti dall’inizio della gara e, dulcis in fundo, urlava il fine gara al 5 segnale … quello dei 5 minuti a fine gara.

Da Roma per Match Fishing , Andrea Romanelli