CAMPIONATO INTERPROVINCIALE COLPO BRESCIA E BERGAMO: PESCHIERA DA DIMENTICARE MA QUALCOSA STA PER SUCCEDERE

La società Pilastroni Trabucco ha organizzato la prima prova del campionato interprovinciale colpo di Brescia e Bergamo alla quale hanno preso parte 117 concorrenti.

I concorrenti hanno pescato nel tratto dallo stacco dei fili a valle dopo la Littorina e come tutti compreso quelli della A2 che pescavano dall’ingresso ai fili si sono trovati di fronte alla dura realtà di un campo gara stupendo dal punto di vista della cura e dalla bellezza paesaggistica ma scarso in fatto di pescosità.

In aggiunto a queste difficoltà i concorrebnti si sono trovati di fronte ad altri ostacoli, il primo è stato lo spazio minimo tra un concorrente e l’altro (10 metri) e per un campo gara dove la tecnica regina è la bolognese a passata, sono davvero pochi.

Il secondo è problema è stata la velocità dell’acqua aumentata notevolmente rispetto al giorno prima che ha di fatto stravolto tutte le strategie messe a puntino il sabato durante le prove.

In queste condizioni è difficile far pescare correttamente la lenza anche se ci sono stati alcuni interpreti di questo fiume che hanno saputo trovare la soluzione riuscendo a catturare anche un solo pesce che in diversi casi significava pesce della vittoria.

Via le lenze leggere e fuori quelle da 8 grammi in su con qualcuno che ha dovuto montare anche lenze fino a 20 grammi.
Le linee sono state sostanzialmente due: quella sui 20 metri e quella sui 30 metri a centro fiume.

La pastura non ha pagato, anzi sembrava fosse veleno e così tutti hanno alimentato con costante regolarità con bachi incollati alla ghiaia.

Molti hanno dovuto bloccare questo mix con colla arabica che risulta più tenace e quindi permette di veicolare sul fondo la pallina mentre la colal denominata stabilix che solitamente si usa per fare un incollaggio morbido per far disgregare velocemente la pallina nella discesa.

I terminali sono stati sostanzialmente due molto fini con amo del 24 per innescare un sollo bigattino e filo del 0,9 o 0,10 oppure terminali dello 0,11 o 0,12 cona mo del 18 per caricare un innesco più voluminoso.

Le poche catture realizzate con il cuoire che girava a mille ha riguardato grossi cavedani e scardole.

Da notare la temperatura dell’acqua che nonostante siamo a metà maggio risulta ancora molto gelida e le freghe delle scardole sulla sponda opposta dove facevano notare un’attività frenetica.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, i 100 cappotti di Brescia e Bergamo sono il campanello d’allarme che ha già suonato alle orecchie dell’Assessore di Peschiera Filippo Gavazzoni il quale ha annunciato che a brevissimo partirà una importante azione di trasferimento di pesce dal vicino lago di Garda al campo gara grazie ad una fattiva collaborazione con la pesca di professione e alle autorizzazioni rilasciate dala regione Veneto.

Il lago è pieno di pesce autoctono, cavedani, scardole, tinche e carpe oltre a carassi che presto saranno raccolti e con le barche trasferiti sul Mincio.

Questa ovviamente non è la soluzione, ma una soluzione, in attesa che il fiume ritrovi la sua vecchia conformazione ambientale per la quale si sta studiando per risolvere questo problema.

Interprovinciale peschiera classifica di giornata

nella foto Mauro Zanolli della Pilastroni, un vero fuoriclasse di questo fiume che ha saputo catturare con la sua tecnica efficace due super cavedani.

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