LA TASSAZIONE PREVISTA DALLA RIFORMA DELLA LEGGE SULLO SPORT: SULLE PREMIAZIONI ANCORA TANTA PERICOLOSA CONFUSIONE

Sulla tassazione del valore premi anche nel campo della pesca sportiva c’è una confusione che sta destabilizzando un pò tutti gli addetti ai lavori.

Come in tanti già sapranno in base ai norme e decreti che non stiamo a riportare pare che sulle premiazioni in denaro a livello individuale, quindi anche per i pescatori che vanno a premio nelle gare FIPSAS e non solo, debba essere applicata e versata all’erario una tassazione del 20%.

Questa imposta andrebbe non solo a ridurre il valore del premio che quasi sempre non va oltre a qualche decina di euro ma obbliga la società organizzatrice di gare di pesca, ma vale per tutti gli sport, a nuovi adempimenti di gestione amministrativa che la espone ad una responsabilità in capo al Presidente e a costi aggiuntivi che non tutti sono in grado di sostenere.

Da diversi mesi si discute con fiscalisti e commercialisti e le versioni sulle mo9dalità da adottare spesso confliggono tra di loro.

C’è chi dice una cosa e chi ne dice un’altra, insomma c’è una gran confusione che in assenza di chiarezza costringe le società, che sono sempre di meno tra l’altro, a rinunciare ad organizzare gare private e per conto della federazione.

In attesa di capirci meglio qualcosa, anche se la soluzione di maggior buon senso pare sia stata individuata, ma il buon senso non è Legge soprattutto quando si ha a che fare con il Fisco italiano che ti insegue per anni quando deve recuperare qualcosa, ovvero erogare il o i premi degli atleti andati a premio alle società di appartenenza.

Infatti sembra e pare, ma anche qui siamo nella giungla delle interpretazioni, che ad essere tassati siano solo le persone fisiche individuali e non altri soggetti come le società.

Anche la Federazione sta cercando di capirci qualcosa con tanto di commercialisti che da mesi stanno ragionando ma ancora non ha emesso nessun comunicato di indirizzo.

Serve una decisione e subito altrimenti le gare chi le organizzerà in futuro?

Nel frattempo di capirci qualcosa qualche dirigete di società, sapientemente, ha deciso di organizzare comunque le gare fino al termine di questa annata agonistica ma di congelare le premiazioni e farle in un secondo momento a problema chiarito.

Ad esempio in prima battuta il Comitato regionale Fipsas Emilia Romagna aveva diramato una nota che riportava questo testo:

“In assenza di comunicazioni ufficiali dal Settore Federale, in ottemperanza all’art. 36 del D.Lgs 2021, con riferimento all’art. 30 del DPR 600/1973, il Comitato Regionale erogherà i premi di settore al netto della ritenuta a titolo d’imposta del 20% come previsto dalla recente riforma della legge sullo sport. Pertanto queste le quote che sono state stabilite: 1° class. premio € 35,00, 2° class. premio € 20,00, 3° class. premio € 10,00, 4° class. premio € 10,00.
Siccome che la premiazione verrà effettuata in contanti, i primi 4 concorrenti classificati, al termine delle operazioni di pesatura, dovranno controfirmare all’addetto alla pesatura una semplice ricevuta riportante cognome e nome.
Invece la premiazione di squadra (prime 4 squadre: € 120,00 – € 100,00 – € 60,00 – € 60,00) verrà rilasciata a posteriori dalla società organizzatrice tramite bonifico bancario a uno dei 4 concorrenti componenti la squadra.
Chiedo cortesemente agli agonisti di essere collaborativi con gli ispettori incaricati della società organizzatrice nell’espletare queste operazioni (compilare e firmare la ricevuta) che si rendono assolutamente necessarie in seguito alle recenti riforme del mondo sportivo dilettantistico.”

Per evitare di creare ulteriori problemi con decisioni che non sono state suffragate da nessun comunicato ufficiale, la Società Cannisti Castelmaggiore di Bologna, seguendo le nuove indicazioni provenienti dal comitato regionale, impegnata ad organizzare domenica 8 ottobre 2023 ad Ostellato il regionale Emilia Est ha preso la decisione che di seguito pubblichiamo:

“Vi comunichiamo che procederemo a congelare le premiazioni di domenica 8 ottobre nella gara del regionale Emilia est sia individuali che a squadre in attesa di una comunicazione scritta della federazione prevista per la prossima settimana sull’esatta metodologia. Preciso che queste procedure riguardano tutto il mondo sportivo dilettantistico italiano, non è una presa di posizione verso la pesca, i suoi costi o altro quindi procediamo per gradi per fare le cose nel metodo migliore. Vi ringrazio e mi scuso ancora per quello che sta succedendo in questi giorni. Umberto Tarterini”.

Condividiamo totalmente questa decisione anche perchè procedere in altro senso significherebbe creare dei precedenti che poi potrebbero essere presi come esempio da altri e danneggerebbero non gli atleti con la tassazione del 20% della vincita ma tutto il sistema pesca perchè nessuno vorrà più organizzare gare.

5 pensieri riguardo “LA TASSAZIONE PREVISTA DALLA RIFORMA DELLA LEGGE SULLO SPORT: SULLE PREMIAZIONI ANCORA TANTA PERICOLOSA CONFUSIONE

  • 7 Ottobre 2023 in 21:43
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    Ma scusate se noi concorrenti diamo 5 euro come iscrizione alla gara che andranno tutti a chi organizza la gara è leviamo i premi . Tutto risolto. Su 50 gare fidarvi c’è da guadagnare xche pagare 30 euro x una gara ai tempi moderni è rubare in tasca a chi spende già tanto .

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    • 8 Ottobre 2023 in 19:48
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      E 30 euro x isciversi a una gara ? Non ne parliamo . Tante parole ma poi in 500 al italian master e company

      Risposta
  • 8 Ottobre 2023 in 11:16
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    questa norma ormai di vecchia data ogni tanto ritorna in auge creando il panico e mettendo
    in confusione chi deve organizzare. Possibile che la federazione ed il coni non riescano a derimere una questione che si trascina dal 1973 ?
    la pesca sportiva nel corso degli anni ha subito una notevole involuzione sia come tesserati, costantemente in calo di anno in anno, sia come costi, ormai è diventata uno sport per elite,
    sono aumentate le iscrizioni, è aumentato il tesserino fipsas, sono aumentati i costi delle trasferte, sono aumentati i costi delle attrezzature e del materiale (4-5 euro per un chilo di pastura, 2,50 euro per un galleggiante ecc. ecc. sono ormai costi inaccettabili) le canne poi hanno raggiunto costi paragonabili ad auto usate, se a questo aggiungiamo anche la ritenuta sulle premiazioni, prevedo che oltre a non avere più società che organizzeranno manifestazioni, ci sarà anche un calo ancor più drastico del tesseramento considerando anche l’età media degli attuali tesserati che si sono stufati di pagare per una attività dilettantistica (perché tale è, considerata anche da statuto coni) come se fosse professionismo puro e mezzo di sostentamento e lavoro come accade in altri sport.
    ci ritroveremo ben presto a pescare solo nei laghetti viste anche le continue chiusure di parti di fiumi, argini di accesso al fiume, istituzioni di aree verdi con divieti vari .
    sono 55 anni che vado a pesca e ho visto una totale involuzione del settore (nella mia provincia siamo passati da 420 agonisti del 1979 agli attuali 40 del 2023) una inesorabile sorte che ha portato molti agonisti a lasciare il mondo delle gare per continuare a praticare la pesca in solitario lungo quei pochi tratti di fiume ancora liberi.
    Peccato che nonostante tutti i proclami si sia ancora una volta persa una occasione per potenziare una attività che potrebbe tenere attivi dei pensionati come il sottoscritto ed essere inoltre una potenziale arma di aggregazione per giovani ormai rincoglioniti dai social e dagli influencer. Per fare questo però serve lungimiranza e volontà cosa che nei vertici della federazione nel corso degli anni è totalmente mancata, si sono solo fatti regolamenti su regolamenti impedendo di fatto uno sviluppo reale della pesca, sono anni che si parla di potenziare la base dei pescasportivi ed i risultati quali sono stati? meno tesserati, meno licenze di pesca, calo drastico dei giovani che si indirizzano a questo sport , ma in compenso una marea di regolamenti che ne limitano di fatto l’accesso.
    Il rilancio del settore pesca deve coinvolgere tutti, dalle figure istituzionali, ai produttori, alla federazione solo in questo modo forse si potrà salvare questo sport. Di iniziative ne ho viste poche e funzionali solo ad interessi personali dei vari enti e settori che presiedono a questa attività creando solo malumore nella base con conseguente abbandono da parte di molti.
    Scarsa partecipazione ai campionati promozionali, difficoltà a coprire il numero dei partecipanti ai campionati regionali (sono stati ridotti i numeri delle squadre aventi diritto nel corso degli anni),zonali, eccellenza ,campionati italiani hanno un’unico comun denominatore riduzione degli iscritti ed aumento dei costi.
    Avanti così e tra qualche anno terminata questa generazione di pescatori ormai tutti con più di cinquant’anni la pesca resterà solo un ricordo.
    Con questa tassazione si aggiunge un ulteriore tassello al declino di questo sport che ben presto sparirà senza che nessuno abbia mosso un dito per salvarlo.
    Un vecchio adagio dei latini recitava che col senno di poi sono piene le tombe

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  • 8 Ottobre 2023 in 18:54
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    Mi sembra che Max abbia centrato i problemi senza sbagliare una virgola.
    La cosa più penosa è che finora si è pensato solo alle alte categorie che senza la base non ci sarebbero
    Adesso salta fuori anche la storia della tassazione del 20% che lo sapeva già da febbraio siamo a ottobre e nessuno ci sà dare ancora una risposta scusate ma mi verrebbe voglia di mandavi ………..!

    Risposta
  • 11 Ottobre 2023 in 20:12
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    Scusate ma voi del comitato regionale sapete fare i conti ,io credo intanto che l ‘importo stabilito inizialmente deve rimanere tale ,e non come avete stabilito che il 3 e il 4 classificato abbiano una detrazione del 50 % ,non sono assolutamente d’ accordo se deve essere del 20 % deve essere del 20 % per tutti gli importi stabiliti all ‘inizio dell’ annata agonistica .Claudio Luppi x medollese lenza90

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